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mercoledì 1 aprile 2015

Zuli - Intervista






1) Benvenuto su Hiphopmn Zuli! Per iniziare: come ti sei appassionato al reggae? E al rap? Cosa ti ha fatto decidere di iniziare a scrivere e cantare?

Ciao a tutti! Mi sono sono avvicinato alla musica reggae e alla musica rap durante la prima metà degli anni novanta, quando in Italia questi generi stavano portando alla luce nuove e originali realtà, attraverso il fenomeno delle “posse”, ai tempi realtà molto legate agli spazi sociali e all’underground. Tra i miei primi ascolti ricordo Isola Posse All Stars, Onda Rossa Posse, Sud Sound Sytem e molti altri.
Quello che mi ha spinto a cominciare a cantare è stata la voglia di sentirmi speciale e di contraddistinguermi dagli altri, stimolo che con il tempo è diventato una necessità di comunicazione con le persone che avevo attorno, il mio primo pubblico.




2) I tuoi lavori non possono essere racchiusi in un unico genere... il pubblico ha apprezzato da subito il tuo modo di fare musica? Oppure, magari, è passato un po’ di tempo prima che ti capissero appieno?

Chi mi conosce da tempo, naturalmente, apprezza il mio modo di comunicare in musica e il mio modo di intrattenere nei live. Credo di essere un personaggio, nel mio genere, assolutamente originale, pertanto riconosco che la strada per riuscire a far sì che la gente capisca a pieno il mio stile e la mia musica è in continuo sviluppo.
Naturalmente le collaborazioni degli ultimi anni hanno fatto in modo che numerose persone mi conoscessero e cominciassero a seguirmi, sono molto soddisfatto dei riscontri che ho raccolto da parte del pubblico più giovane e non e di quello che la gente recepisce del mio modo di fare musica.




3) E’ da poco uscito “Exploit EP”, preceduto dal singolo/video “Riflessi”. Che feedback stai ricevendo dagli ascoltatori? Usciranno altri video da questo progetto? Come mai hai deciso di chiamarlo Exploit?

Sto ricevendo degli ottimi feedback da parte del pubblico, perché lo stile della traccia, il messaggio e la collaborazione con gli altri artisti coinvolti, in fin dei conti è molto originale, nel senso di inconsueta, e questo era esattamente quello che mi sarebbe piaciuto creare.
A fine mese uscirà il video della title-track, “Exploit”, con il featuring di Mezzo Miliardo, giovane artista promettente, torinese, della squadra Large. Ad aprile invece uscirà un altro video di un singolo estratto dall’EP, di cui non anticipo ancora nulla.
Detto ciò, ho deciso di chiamare l’EP “Exploit”, perché questa parola spiega benissimo il concetto di rivalsa artistica e sociale che in questi ultimi tempi trovo fondamentale… in buona sostanza la capacità di reagire e ribaltare ogni pronostico al di là di chi sei e da dove vieni.




4) Come hai scelto gli artisti per i feat del tuo ultimo lavoro? A proposito di featuring: con chi sogni di collaborare (senza limitazioni di genere musicale o provenienza)? Perché? Invece tra le collabo già avvenute qual è quella che preferisci? Con chi ti sei trovato meglio?

Gli artisti coinvolti sono tutte persone con cui, in questi anni, ho condiviso canzoni e situazioni, artisti con stili e background diversissimi ma che ho saputo con precisione come e dove collocare all’interno del progetto.
Con chi mi piacerebbe collaborare? Mi piacerebbe tantissimo fare un brano con Nino D’angelo perché, oltre a essere stato parte integrante del mio bagaglio formativo – grazie alla sua musica e ai suoi film - nel quartiere, la domenica specialmente, le casalinghe dai palazzi lo pompavano un po’ come fa Cut Killer nella famosa scena de “L’odio”…  scherzi a parte, lo ritengo un grandissimo artista e rispetto fino in fondo il suo percorso musicale nel tempo.
Per il resto mi piace molto lavorare con Johnny Marsiglia perché, oltre a essere un dei miei ”liricisti” preferiti, credo di avere con lui, e naturalmente lui con me, un feeling mistico-musicale particolare.




5) A cosa t’ispiri per scrivere? Devi essere in un luogo particolare o riesci a concentrarti ovunque e in qualsiasi momento? Carta e penna oppure cellulare/pc?

L’ispirazione mi coglie nei momenti e nei posti più strani. Devo dire che in macchina, ultimamente, mi capita spesso, e il telefonino si rivela assolutamente utile per immortalare con memo vocali qualsiasi roba che mi passa per la testa. Anche se il vero riscontro emotivo della creazione è ancora legato alla carta e alla buona, vecchia, penna a sfera.




6) Tra i tanti live ed eventi vari qual è quello che ti è rimasto impresso maggiormente? Per quale motivo?

Il live che mi è rimasto più impresso è stato quello della presentazione del mio album “Grande” nel 2008 a Torino: l’entusiasmo di una fan mi stava quasi togliendo la vita!
Lo spiego meglio: pezzo di apertura, salgo sul palco correndo e in una delle prime volte in cui prendevo fiato, la ragazza mi lancia una manciata di coriandoli dritta in gola, chiaramente ho continuato a tenere il palco ma non riuscivo quasi a respirare, ho tracannato un paio di bottiglie d’acqua in 10 secondi! Fantastico!




7) Per ogni genere musicale che ascolti, ci puoi consigliare 3 nomi e/o 3 album da tenere d’occhio/sentire?

Sia - 1000 forms of fear
Chronixx -Dread & Terrible
Metallica – The black album




8) Grazie per averci concesso questa intervista, a presto! Saluta lo staff di Hiphopmn, i lettori e i tuoi fans.

Un saluto a tutti i ragazzi dello staff di Hiphopmn, un ringraziamneto particolare a voi tutti, al mio ufficio stampa Blaluca Press, a tutti i ragazzi del mio team e tutti i miei fan! Peace. Zuli




Pagina Facebook: https://www.facebook.com/zulireggae?fref=ts







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