In questo 2012 abbiamo avuto il piacere di ascoltare
parecchi dischi ben fatti; e molti di questi portano l’etichetta Blue Nox:
“Qualcosa è Cambiato” di Ghemon, Dono di Natura di Negrè; e ora ci troviamo ad
avere a che fare con un nuovo disco per l’etichetta, ovvero il terzo disco
ufficiale dell’ mc cosentino Kiave, dal titolo “Solo Per Cambiare Il Mondo”.
Kiave di certo non ha bisogno di presentazioni: si era già fatto conoscere partecipando alle precedenti edizioni del 2thebeat, dopodichè ha fatto uscire due ottimi lavori ufficiali quali “7 Respiri” e “Il Tempo Necessario”, e recentemente la sua popolarità è notevolmente incrementata grazie alla sua ottima performance al programma di MTV, Spit.
Kiave di certo non ha bisogno di presentazioni: si era già fatto conoscere partecipando alle precedenti edizioni del 2thebeat, dopodichè ha fatto uscire due ottimi lavori ufficiali quali “7 Respiri” e “Il Tempo Necessario”, e recentemente la sua popolarità è notevolmente incrementata grazie alla sua ottima performance al programma di MTV, Spit.
Le tematiche affrontate nel disco sono parecchie e varie:
abbiamo le classiche tracce che trattano l’amore per l’hip hop, tracce sul
sociali, tracce sentimentali ma anche i classici pezzi pieni di fotta e di
barre ad alto coefficiente tecnico.
Per quanto riguarda la prima categoria abbiamo pezzi come
“Welcome” e “Keep It Real”, per la seconda abbiamo tracce interessanti quali “SunTzu”,
che tratta la delicata tematica dell’uso e possesso di armi, “Di Che Stiamo
Parlando?” dove viene fatta una panoramica critica alla società italiana, “Stato
di emergenza” dove vengono raccontati fatti di cronaca degli ultimi anni.
Un altro pezzo degno di nota è “11 Storie” (terzo
estratto del disco http://www.youtube.com/watch?v=Yeel30K4izA), dove l’mc della
Blue Nox si cimenta in un ottimo storytelling narrando appunto 11 storie vere
di 11 artisti che non godono della giusta considerazione in questo paese e
perciò non riescono ad esprimere al meglio il loro talento. Dopodichè abbiamo
classici pezzi basati sulla fotta, il flow e le punchlines: “Ill Dojo” che vede
la partecipazione di Musteeno (in gran forma) e Hyst, “Street Fighter” coi
featuring di niente popò di meno che Clementino ed Ensi, assolutamente perfetti
per brani di questo stampo.
Non mancano le classiche tracce autobiografiche; tra
queste mi sento di citare sicuramente “Quello Che Non Ho”, a mio avviso la
migliore traccia del disco, accompagnata da uno stupendo beat di MainLoop. Da
segnalare pure “Non Ho Mai Visto”, che vanta la collaborazione delle altre
punte di diamante di casa Blue Nox: Ghemon e Mecna.
Infine abbiamo pezzi dalle tematiche più soft: “L’ultima
notte”, che racconta il complesso rapporto con la propria ex donna, e “Il Lungo
Addio”, altro pezzo che affronta la tematica dell’amore e le complesse
sensazioni che ne derivano.
Posso dire che sono due i fattori che emergono all’interno del disco: la prima è il flow di Kiave (superbo) e la sua grandissima abilità nel destreggiarsi con incastri e tecnica; il secondo è l’ottimo lavoro svolto dai beatmakers chiamati al lavoro per questo progetto (e c’era d’aspettarselo visti i nomi): tra questi mi sento di segnalare in particolare Res Nullius (tenete d’occhio i Crazeology, si stanno facendo notare in positivo ultimamente), Fid Mella (e ci mancherebbe), Main Loop, Big Joe e Vox P.
Posso dire che sono due i fattori che emergono all’interno del disco: la prima è il flow di Kiave (superbo) e la sua grandissima abilità nel destreggiarsi con incastri e tecnica; il secondo è l’ottimo lavoro svolto dai beatmakers chiamati al lavoro per questo progetto (e c’era d’aspettarselo visti i nomi): tra questi mi sento di segnalare in particolare Res Nullius (tenete d’occhio i Crazeology, si stanno facendo notare in positivo ultimamente), Fid Mella (e ci mancherebbe), Main Loop, Big Joe e Vox P.
In sintesi si può dire che è chiaro l’intento di Kiave
con questo lavoro: riuscire a fare un disco hip hop di buona fattura, dotato di
validi contenuti e che riesca ad essere apprezzato da tutti senza per forza
ricorrere a commercializzazioni/banalizzazioni varie (basi dance, ritornelli
catchy/improbabili, tematiche scontate e altre “amenità" a cui ci hanno
abituato vari artisti più affermati) e soprattutto senza l’appoggio di una
major.
Forse mancano pezzi di qualità superiore che erano
presenti nel disco precedente “Il Tempo Necessario” , in quanto Solo Per
Cambiare Il Mondo si propone di essere un disco più accessibile, per certi
aspetti meno pesante e forse non sarà il disco migliore dell’anno, ma mi sento
sicuramente di affermare che è comunque una valida uscita dove potrete sentire
dell’ottimo rap tecnico, ragionato e pregno di contenuti. Perciò non posso fare
altro che consigliarvi caldamente l’acquisto.
VOTO: 8/10
VOTO: 8/10
Francesco “Gobba” Gobbato
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