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giovedì 6 dicembre 2012

Bassi Maestro - Stanno tutti bene (Recensione)





Se vi chiedessi di fare una lista dei rapper più influenti e importanti della scena chi mettereste? Ecco, io sono pronto a scommettere che molti di voi tra i vari nomi metterebbero Bassi Maestro. E’ innegabile che sia un pilastro della scena, pochi rapper vantano un curriculum come il suo: una carriera ventennale alle spalle come rapper e producer, una lunga serie di dischi/mixtape/EP e il merito di aver lanciato talenti come Fabri Fibra, Mondo Marcio e Jack The Smoker.

Quella di cui parliamo in questo caso è la sua ultima fatica, ovvero il disco ufficiale “Stanno Tutti Bene”, uscito agli inizi di questo 2012 e anticipato dallo street album Tutti a Casa, uscito in freedownload nel 2011.
Tracklist alla mano, ci troviamo di fronte a 12 tracce, produzioni interamente affidate allo stesso Bassi (eccetto una di Don Joe e una di Zef), featuring di Guè Pequeno, Salmo e Ghemon per quanto riguarda i rapper, L’Aura e Hernan Brando dalla parte dei cantanti.

Molto varia la lista di argomenti affrontati nel disco: già la prima traccia Rap Schietto ci dà un assaggio di quello che stiamo per ascoltare, rap fatto bene in cui viene espresso l’amore per la musica hip hop, in una serie di ringraziamenti; le tracce seguenti variano da tematiche spensierate ad altre più malinconiche.
Vanno indubbiamente segnalate: Pluristellato, primo singolo estratto dove Bassi su una base accattivante sfoggia una serie di rime dedite al puro divertimento e all’autocelebrazione
Pure Lirico Terrorista è su questo filone, ma in questo caso su una strumentale più massiccia e con la collaborazione di Guè Pequeno che sfoggia grandi capacità liriche (fossero tutte così le sue strofe) tanto da farci dimenticare perché i Dogo sono tanto criticati di recente e ci ricordiamo perché è considerato uno dei top rapper italiani.

Stesso discorso vale per l’altro Dogo, Don Joe  che, in “Come Sospeso nel Tempo”, tira fuori un beat pulito dal sapore classico che si lascia ascoltare molto bene.
In “Ansia-ansia” si fa ironia sul tran-tran e la routine della vita delle grandi metropoli, con la collaborazione di Ghemon, sempre su alti livelli.
“Hai Sbagliato Artista” invece possiamo considerarla la traccia più aggressiva del disco e proprio per questo possiamo apprezzare la partecipazione di Salmo, in gran forma e a suo agio su un tipo di sonorità diversa da quelle sulle quali siamo abituati a sentirlo.

Devo poi citare quella che secondo me è la migliore traccia del disco ovvero “Quello che non siamo” dove il signor Bassi fa uno storytelling di varie situazioni di vita, tutte accomunate dalla malinconia e dalla delusione, il tutto impreziosito da un ritornello da brividi della cantante L’Aura. Conclude egregiamente il tutto “V come…”, altro pezzo forte del disco.

A conti fatti ci troviamo di fronte a un ottimo disco, forse un po’ dimenticato a causa delle altre uscite hip hop più recenti, ma che sicuramente denota le grandi capacità e la  maturazione artistica di un rapper che, nonostante sia già affermato e consolidato, riesce comunque ad evolversi e a stare in linea con le tendenze del rap attuale, senza per forza subire un’ omologazione al resto della massa o una banalizzazione. Bassi non avrà il super flow di certi artisti, non si cimenta in grandi tecnicismi, non sparerà mai la punchline che fa cadere tutto, ma comunque resta a mio avviso inattaccabile sotto il piano lirico. E questo disco ne è la prova. Ascoltatevelo, sono certo che vi garantirà dei momenti piacevoli e senz’altro buona musica.

Voto: 7,5-8/10

-Francesco “Gobba” Gobbato








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