1) Ciao Mattak, iniziamo l’intervista nella più classica delle maniere: parlaci di come ti sei avvicinato all’hip-hop e di quale discipline pratichi oltre l’mcing.
Ciao! Già quando ero bambino, intorno ai 7 anni, ascoltavo Eminem, Ludacris e svariate compile Hip-hop. Durante il periodo delle scuole medie cominciai anche a praticare il “writing” e benché lo svolgessi in modo estremamente superficiale, mi divertiva.
All’ultimo anno di medie mi avvicinai al freestyle, lo praticavo sempre con due o tre amici, mentre all’età di 15 anni scoprii Stokka & Mad Buddy, Mistaman, Truce Klan, Lord Bean, Inoki, Vacca, Jack the smoker e tanti altri. Provai subito un forte interesse per “l’incastro” e cominciai a buttare giù le prime “rimette” su un block notes.
Il giorno in cui conobbi musicalmente Lord Madness ebbi, come si suole, dire un “clic” in testa, così cominciai a ispirarmi fortemente a lui e alla sua metrica.
Ho praticato il writing in due periodi diversi della mia vita, ma ho capito che non era la mia disciplina e l’ho abbandonata definitivamente. Se continuassi è come se inquinassi il contributo di chi ci crede davvero: lasciamolo fare a chi è capace.
Pratico il beatboxing in modo blando, per divertirmi ogni tanto nei cypher o ai concerti.
2) Com’è vissuto il clima hip-hop in Svizzera? Hai notato differenza tra la tua zona e le varie zone d’Italia?
L’hip-hop in Ticino è inevitabilmente unito poiché è un cantone piccolo.
Ho notato che a Bologna, in particolare, il pubblico hip-hop è molto aperto e mi sono trovato bene anche a Verona, ma non ho ancora visitato abbastanza l’Italia per dare un giudizio concreto.
3) Come ti ha arricchito l’entrata nella Poche spanne click? Hai qualche mentore?
Innanzitutto la Poche Spanne è costituita da me e da FunkyNano aka Funky Knuckles.
Ci siamo conosciuti nel 2010 e ci odiavamo a vicenda.
Un bel giorno ci siamo incontrati per caso e ci siamo scannati in freestyle: è nata l’idea di fare un pezzo insieme.
La cosa è piaciuta a tutti e due, c’era intesa e collaborazione, di conseguenza abbiamo creato il gruppo subito dopo.
4) Parlaci del tuo progetto che parte da “Depersonalizzazione”, questo pezzo racconta una tua brutta esperienza?
Questo pezzo racconta per filo e per segno come mi sento da 5 anni. È cominciato tutto fumando una canna: ne fumai veramente troppa ed entrai in una sorta di “sogno” dove ero fermamente convinto di essere a casa, dormire e sognare.
Per la mente debole di un quindicenne l’effetto è stato devastante: durò 3 ore piene, sentivo che il mio spirito fosse staccato dal mio corpo. La mia vista andava a scatti, sentivo le voci in ritardo, avevo tachicardia ed ogni 3 secondi mi veniva un attacco d’angoscia.
Quest’esperienza mi macchiò la psiche: due settimane dopo cominciai a rivivere le stesse sensazioni (diminuite) di sogno e distacco dal proprio corpo, senza aver fumato niente prima.
Il Termine esatto di queste sensazioni sono Depersonalizzazione e Derealizzazione, che mi accompagnano da allora.
Solo ultimamente sto riscoprendo me stesso e ricostruendo la mia personalità, perduta da anni, ciò sta facendo sfumare queste orribili sensazioni. Sto perseverando e voglio uscirne, perché vivere con la Depe e la Dere, di fatto, non è vivere.
5) Pensi che il tuo primo lavoro sarà di sicuro in singolo o c’è qualcosa in cantiere anche con la Poche spanne prima?
Premetto che esiste già un Mixtape della Poche Spanne dal nome “Spanna-Ti Mixtape”. Su Internet non è disponibile, ma ci stiamo organizzando per renderlo accessibile.
Io sto lavorando ad un EP con Lamp MC dal nome “Il Poeta e l’Architetto”, ad un EP con Serpe, Kaveman ed eS. Production (Il collettivo prende il nome di Kobr’Akai) che si chiamerà “Ultimo viene il corvo” e ad un Album solista: “L’aura non c’è”.
6) Com’è stata l’esperienza col Machete Crew? Cosa ti hanno insegnato? Sei soddisfatto del responso dopo la comparsa in un mixtape importante come quello della Machete?
È stata una grande esperienza, sono persone umili e professionali, mi hanno subito fatto sentire a mio agio.
Sono soddisfatissimo di essere arrivato a questo traguardo, ho avuto da un momento all’altro una visibilità esponenziale e mi aspettavo un sacco di critiche. Con stupore ho notato che il responso è stato più che positivo, sono felice che alla gente piaccia quello che mi piace fare.
7) Hai in progetto un album, cosa dobbiamo aspettarci da quest’ultimo? Inoltre hai detto di avere varie collaborazione in giro per l’Italia, ci saranno grandi nomi? Cosa puoi anticiparci?
“L’aura non c’è” sarà un calderone di tutte le sensazioni, belle o brutte che siano, che ho vissuto e che sto vivendo. Lo sto ancora scrivendo e non c’è ancora nulla di certo sulle collaborazioni, per ora non voglio svelare nulla.
8) Grazie dell’attenzione, saluta i fans e la pagina!
E di che! Grazie a voi, ciao fans, ciao ragazzi!
Pagina facebook: https://www.facebook.com/mattakpochespanne
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