E' giunto il momento di parlare di Childish Gambino e del suo ultimo album "Because The Internet" che é stato lanciato sul mercato il 6 Dicembre 2013.
Bino non é sicuramente una persona pigra e il suo curriculum é piuttosto valido e colorato : é un attore, scrittore, produttore, rapper e comico.
Nessun dubbio : BTI é tra gli album da avere nell'iPod.. Ma io personalmente temo che farei una raccolta dei pezzi migliori e qualcuno lo escluderei perché non riesco a digerirlo, o almeno per ora (Oh, a voi non capita di pensare "Che merda di traccia" troppo presto, e poi invece cambiare idea totalmente?)..
Ma adesso torniamo al mio amicone Gambino e al suo album.
"Because The Internet" è composto da 19 tracce , alcune delle quali sono prive di un testo.
I 19 brani formano un'intera e sorprendente storia (il cantante ne è protagonista) suddivisa per capitoli, e questo spiega i numeri romani inseriti all'inizio dei vari titoli.
In termini di creatività e originalità , è un lavoro che eccelle. Ma è come un dado con tante, diverse facce e possiamo rendercene conto con una riproduzione casuale dell'album : si passa da pezzi che hanno delle strumentali tutt'altro che Old School ma commerciali e che ci ricordano quanto si diversifica il Rap fatto in USA da quello di qualsiasi altra parte del mondo.. Fino ad arrivare a brani che hanno testi e musica più cupi.
E' essenzialmente un album "bipolare" e irregolare, ma nulla che Gambino non volesse ottenere.
Analizzando i titoli delle canzoni si realizza quanto appena detto : si passa da "The Party" a "Death By Numbers", da "Earth : The Oldest Computer (The Last Night)" a "Life : The Biggest Troll", un gioco di parole e un insieme di contrasti che danno uno "strana" e confusa sensazione mentre lo si ascolta d'un fiato.
Ora parliamo nel dettaglio del pezzo che ha avuto subito successo, ossia "3005".
La base che scorre bene e il flow di Gambino che è la sua morte, ci rendono subito dipendenti dal brano e difficilmente riusciremo a toglierci il ritornello di testa.
E' un pezzo talmente semplice e commerciale da non poter non essere orecchiabile e piacevole ascoltarlo.
Altro brano : "Crawl" (personalmente ritengo sia il capolavoro dell'interno album), ci mette davanti all'immenso talento di Gambino. Base e flow sono perfetti, la voce femminile nel ritornello contrasta talmente tanto con il resto, da mandarci in un'altra dimensione e rendere il tutto intrigante ma allo stesso tempo geniale.
Ma adesso passiamo ai difetti. Brani come “Shadows”, “Flight Of The Navigator" and “Urn” indubbiamente mettono in gioco le buone capacità canore che possiede Donald Glover, ma la pecca sta nel fatto che lo scorrere di queste tracce è lento e spesso noioso. Il flow è come sempre notevole, ed infatti nessuno può negare i miglioramenti che ha fatto quest'artista negli ultimi tempi, ma le basi.. Le basi sono poco aggressive e non danno quella cattiveria in più di cui hanno bisogno per mangiarsi l'atmosfera.
Nel complesso, nonostante le innumerevoli critiche che balzano da una parte all'altra, "Because The Internet" è un album buono ma soprattutto che evidenzia la crescita e il talento di cui èdotato il giovane rapper in questione.
Vai, Bino, e fai della tua "stranezza" l'arma vincente!
Vai, Bino, e fai della tua "stranezza" l'arma vincente!
Voto : 7.5/10
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