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domenica 28 ottobre 2012

L'inizio (Ep. 1)



Come vi avevamo annunciato nei giorni scorsi, stiamo avviando nuovi progetti.
Andiamo particolarmente fieri della sezione Djing, che verrà aggiornata in modo periodico da un nostro collaboratore, Anima (Antonio), che imparerete a conoscere ed ad apprezzare. Quello che segue è il primo post di una lunga serie che curerà. Gli argomenti saranno svariati e andranno (come in questo caso) da semplici "definizioni", per passare da analisi di beat o prestazioni che hanno particolarmente colpito il nostro autore, fino ad arrivare a veri e propri consigli su come costruirsi i propri beat.
Dopo questa breve introduzione, possiamo passare a introdurre il primo post della sezione, che farà chiarezza su non poche lacune che sicuramente qualcuno avrà.








Innanzi tutto vorrei parlarvi di musica intesa come tale:
inevitabilmente ci troveremo a parlare di essa in sè e per sè, di emozioni, di ispirazione e dei suoni più adatti per cercare di trasmettere ciò che siamo e quello che vogliamo far suscitare nell'animo dell'ascoltatore, perchè non dimentichiamo che la Musica prima di essere una moda, un modo per identificarsi e un modo per far capire agli altri a che categoria ci sentiamo di appartenere più di tutte, è una forma d'arte e in quanto tale è espressione dell'io, ma soprattutto in quanto tale deve tirar fuori in chi ascolta un sentimento.
Durante il nostro percorso parleremo non solo di beats e di come si creano, ma anche dei diversi generi che la scena rap offre, a partire dall'hardcore fino al funky e li analizzeremo tutti cercando di capire ognuno di essi da quali elementi è particolarmente composto. Creerò anche delle demo per farvi capire meglio i concetti e ve le posterò.
Ma adesso cominciamo ad entrare nel nocciolo della questione. Da cosa è composta una base rap?
Come molti di voi sapranno, la base musicale di una canzone rap viene chiamata "loop" che in italiano vuol dire letteralmente "ciclo"; questo perchè c'è una composizione musicale che torna a ripetersi; il ritmo del loop, generalmente, viene definito "groove" che vuol dire letteralmente "solco" ed è, praticamente, la ritmica della batteria che fa da metronomo a tutto il pezzo. E' possibile inserire il groove di una canzone sotto un altro loop; cosa vuol dire? Semplicemente che quel loop cambia "carattere", cioè ha una diversa ritmica. E' lo stesso principio con cui si fanno i remix delle canzoni: la canzone è sempre la stessa, ma se in principio è pop e le metto sotto una ritmica dubstep, vi renderete conto anche da soli che le cose cambiano e non poco; la canzone prende per così dire, un altro “taglio”. Ultimo elemento che caratterizza un loop è il "riff" che è la successione di note che compone la "frase musicale", il motivo della canzone. Ma la cosa più importante, il “direttore d’orchestra” di tutto, è il Tempo: i b.p.m. (battiti per minuto) la prima scelta da fare e quindi il principio di ogni canzone. Generalmente una canzone hip hop oscilla tra i 75 e i 90 bpm, ma non è di certo un canone rigido.
Nel prossimo post parleremo dell'attrezzatura più adatta per suonare, parleremo di programmi e da dove iniziare per creare un beat. Se avete domande potete tranquillamente chiedere qui sotto o sulla nostra pagina facebook: http://www.facebook.com/pages/L-Hip-Hop-%C3%A8-morto-NO/297294026997015

P.s. Una dritta: per fare buona musica bisogna ascoltarne tanta, ma soprattutto ci vuole molta passione.
                                                                                                                                                                     -Anima



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