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lunedì 8 luglio 2013

Mekoslesh - Intervista





1) Ciao Slesh! Iniziamo la nostra intervista con le classiche presentazioni: spiega chi sei ai nostri fan che magari non ti conoscono e raccontaci un po' come ti sei appassionato al rap e alla cultura hip hop in generale

Bella raga, io sono Mekoslesh, ho 22 anni, vivo a Padova e sono fondatore assieme ad altri della crew
Massima Tackenza. Negli anni assieme ai miei soci ho raccolto un considerevole numero di esibizioni live
in diverse città d'Italia e confezionato qualche progetto home made e assolutamente non ufficiale.
Il primo approccio col rap l'ho avuto da bocchione, in prima media; una ragazzina di cui all'epoca ero un pò cotto mi passò una compila masterizzata in casa con alcuni pezzi di rap italiano presi dai dischi che si ascoltava suo fratello maggiore ed io ci rimasi sotto di brutto, per intenderci dentro alla compila c'erano pezzi come ''street opera'', ''cose preziose'', ''gli occhi della strada'', ''ghettoblaster'', ed altri classici pazzeschi. Cominciai a cercare altri dischi di rap italiano in maniera quasi compulsiva, volevo sentire tutto di tutti, ma non immaginavo neanche minimamente di scrivere e registrare anch'io qualcosa.
Come detto prima ero un bocchione e avevo altre priorità, la prima in assoluto: trovare una ragazza che me la desse senza tanti sbatti alle medie (ahahahah).
Negli anni successivi iniziai a frequentare le banche assieme a mio fratello, entrai a far parte di una crew di breakers e conobbi Max Mbassdò che mi aprì un mondo tutto nuovo facendomi ascoltare le fondamenta del rap degli states, in un secondo momento mi accorsi che nella mia vita c'era solo l'Hiphop e da allora poco è cambiato.




2) Oltre che rapper sei pure beatmaker, per cui sorge spontanea una domanda: in quale di queste due definizioni ti rispecchi di più? Hai iniziato prima a fare beats o a rapare?

Ho cominciato prima a rappare, l'escalation è stata: freestyler, rapper e solo successivamente beatmaker.
Quando mi fanno questa domanda rispondo sempre che mi sento un rapper che fa anche le basi e principalmente fare beats è stata una scommessa nata dall'esigenza di rappare su dei beats originali.
Nonostante tutto cerco di mantenere le due identità ben distinte, Mekoslesh e Sleshbeatz non fanno la stessa musica e collaborano solo ogni tanto.




3) Di recente sei entrato a far parte della crew Trve Vandals, composta principalmente da writers.  Come hai iniziato a fare writing e perché?

Dunque, io non ho iniziato a fare writing, chi mi conosce da tanti anni sa che sono sempre stato un appassionato di graffiti, ho ''frequentato'' un liceo artistico e non mi ricordo neanche una lezione (diciamo che non ero proprio uno studente modello), però ero sempre a testa china a fare bozzetti e a studiare lettere, per anni ho passato almeno 8 ore al giorno a disegnare e scrivere tags tutti i giorni.
In quella scuola ho conosciuto Wesh, uno dei fondatori di Trve Vandals che già all'epoca mi chiese di andare
con loro a dipingere, ma non ho mai fatto lo step successivo da carta a muro, forse perchè nutrivo troppo rispetto per questa cosa e non volevo infangarla.
Oggi faccio parte di Trve Vandals per tanti motivi, uno in particolare è  perchè quando scrivo e rappo su un palco posso rappresentare anche i miei ragazzi che fanno i graffiti e posso dire di farlo con cognizione di causa perchè conosco quello che vivono stando a stretto contatto con la loro realtà, Trve Vandals è Hiphop, tutti i membri hanno una forte responsabilità sulle spalle: tenere viva e sana questa cosa. ''When the vandalism is the most hardcore poetry''.




4) Collegandoci alla domanda precedente, in un tuo recente pezzo intitolato "Ivo Rossi" critichi aspramente il sindaco di Padova, Ivo Rossi appunto, facendo riferimento alla sua politica contro i writers della città. Un tuo commento a riguardo su tutta questa faccenda? Pensi sia un problema di mentalità troppo chiusa?

Non ho nessun problema a dire che Ivo Rossi è la rappresentazione di una politica che ha definitivamente tirato le cuoia da un pezzo.
Penso che Padova sia una città con un potenziale incredibile culturalmente parlando, un potenziale che viene soffocato da anni per fare spazio all'immagine di una città tranquilla, vivibile e sicura, queste mezze seghe di politici non fanno un cazzo (scusate il francesismo) e pensano solo ad accaparrarsi il consenso dei signorotti di Padova; assieme alla questura fanno un club di simpaticoni che se la prendono solo ed esclusivamente
con le fasce più deboli come i ragazzi minorenni che vengono perseguiti per dei reati ridicoli, la chiudo qua perchè mi sta salendo il nervoso, comunque su questa domanda potrei andare avanti una giornata intera con aneddoti ed esempi che sono al limite del credibile.
Gli auguro un bell'esame di coscienza perchè la gente è stufa ed è ora che si impegnino in politiche sociali prima che le poltrone che hanno sotto al culo comincino a prendere fuoco.




5) Il tuo ultimo mixtape uscito "A.I.N.T. Vol. 1.5" ha la particolarità di essere strutturato 
tutto su beats editi italiani, anziché usare strumentali americane come fa la stragrande maggioranza dei rappers. 
Come mai questa scelta? E come mai secondo te sono in pochi a fare così? 
Per curiosità, hai avuto qualche tipo di problema con i legittimi proprietari dei beat dopo l'uscita di questo lavoro?

Più o meno l'anno scorso mi è venuto in mente di fare questo bootleg (di fatto è un bootleg), alla fine qualitativamente parlando ci sono delle gran figate di beats in Italia e negli anni scorsi il trend dei siti di settore è stato quello di sponsorizzare i rmx contest. ''scrivi la tua strofa sul brano di ...'', e il mese dopo: ''scrivi il tuo 16 sul beat di", insomma senza accorgersene i siti e gli artisti stavano rilasciando un sacco di materiale online, io ho raccolto tutto (non chiedermi come, ero in fotta nera) e ho scritto questi pezzi totalmente slegati l'uno dall'altro.
Il risultato mi piace e mi gasa da morire il fatto che sia stato il primo in Italia a fare questa cosa, quando qualche mese fa ho dato il cd a Danno dei Colle Der Fomento al cso Pedro lui si è gasato leggendo che c'era un rmx di ''Balla coi lupi'' e questa cosa mi ha reso entusiasta.
Qualche artista non l'ha presa benissimo, dicendomi che avrei potuto chiedere prima di registrare sui beats, ma in genere un ladro non chiede il permesso prima di entrarti in casa.




6) Cosa ne pensi della scena rap di Padova e in generale del Veneto? Secondo te è una scena tanto sottovalutata rispetto a quella di altre città, tra cui la fanno da padrone le solite Milano e Roma?

Il Veneto è caldissimo raga (madonna che figata!!), ogni volta che sento le robe nuove che fanno i ragazzi a Padova mi esalto un casino, stiamo crescendo tanto e questo mi riempie d'orgoglio, alcune altre città come Treviso hanno una storia alle spalle grazie ai ragazzi di Unlimited Struggle e ad alcune leggende viventi come Roc B, Verona è nella casa, ci sono un sacco di ragazzi con talento, passione e un background spaziale,
Vicenza vive da anni un gran momento coi freestyler che escono da quella zona, Venezia e il litorale sono esplosi con l'ascesa di Nex Cassel e Adriacosta.
Le altre città sono un po' in coda, ma hanno tanto da dare, insomma posso dire di essere entusiasta di questa zona, poi ci sono sempre tantissimi live, siamo fortunati.




7) Passiamo ora invece alla scena italiana: secondo te è una scena forte e valida, oppure siamo ancora tanto indietro rispetto al rap di altri paesi? 
Cosa ne pensi di quei rapper che per sfondare in Italia ricorrono a contaminazioni "pop" che a volte sfiorano lo sputtanamento o usufruiscono di talent show (vedi Moreno ad Amici)?

Quella che ho visto coi miei occhi è una scena solida e con dei valori, poi ovviamente dipende da con chi ti relazioni, il fulcro è sempre quello, la ''scena'' è una prospettiva così grande e che accomuna così tante persone che non può essere presa da un singolo punto di vista.
Io ho conosciuto tante persone in tante città e mi sento connesso da uno state of mind con tanti diversi artisti e addetti ai lavori.
Per come la vivo io non ho di che lamentarmi, anzi voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno apprezzato dal primo momento anche senza sapere che rimavo o che facevo le basi.
Quello che fanno i rapper ''di professione'' mi riguarda fino ad un certo punto, non sono uno infognato coi suoni house, ma la musica è musica, quello che mi sembra palese oggi in Italia è che i testi di chi si vuole proporre ad un ampio target fanno cagare, su questo non ci piove, non me ne vogliate ma scrivete delle minchiate imperiali, quando le sento sono nauseato.
Detto questo, secondo me, le due grosse fazioni ''rap fatto per l'hiphop'' e ''rap fatto per il pubblico pop'' sono in costante avvicinamento, tra qualche anno probabilmente le domande come queste non ci verranno più poste, sarà un bene o un male? boh, chi ci sarà vedrà.




8) C'è qualche rapper/beatmaker italiano o meno che consideri un tuo idolo e a cui magari ti ispiri e/o ti piacerebbe collaborarci un giorno? Se sì, puoi dirci un nome?

Ce ne sono così tanti che non saprei da dove iniziare... Comunque tra i miei rapper preferiti da cui ho tratto ispirazione ci sono: Zampa, Jack The Smoker, Lord Bean, Inoki, Danno...
Con un paio di loro ho già fatto qualcosa, con gli altri non penso che farò mai nulla, ma non la ritengo una cosa fondamentale per il mio percorso, a volte penso che venga data troppa importanza alle collabo, negli anni scorsi c'era una ''corsa al ft.'' a cui non ho mai preso parte anche perchè penso che ci debbano essere le condizioni giuste per collaborare, un ft. fatto a caso a volte è controproducente, poi io ho sempre la para di non essere all'altezza quindi con molta educazione cerco di non asciugare i più grandi facendo tante richieste per nulla.
Per quanto riguarda i beats ho un sogno nel cassetto che è quello di rappare su una produzione di Dj Shocca e su un beat di Zonta, ultimamente sono in scimmia pesa anche per le robe che produce Fid Mella, ma come detto prima non ho fretta, tempo al tempo.




9) E' in uscita a breve il tuo mixtape per la serie A.I.N.T. "KOD Nightlife Edition". 
Puoi anticiparci qualcosa su questo lavoro? Sei per caso all'opera anche per altri progetti (tipo un album ufficiale o altro)?

''KOD Nightlife Edition'' potrei quasi definirlo un ''concept tape'' è un mixtape perchè i beats sono tutte strumentali americane, ma segue un filo logico e in sostanza parla sempre della stessa cosa. K O D sta per Kings Of Disagio e non è una crew, piuttosto un nucleo di personaggi poco raccomandabili che amano/odiano andare a bere assieme perchè sanno che il finale non sarà fantastico.
L'ho scritto in un periodo della mia vita in cui ero in giro ogni notte a fare le peggio cose e rispecchia fedelmente le sensazioni e le immagini di quei momenti, il fanatismo, la voglia di spingersi al limite, evadere e tante altre cose.
Ora sono decisamente più tranquillo, ma KOD è dietro l'angolo ed è una parte di me che non posso nascondere, la accetto e col senno di poi penso che sia il mio prodotto più vero e conscious (passatemi il termine).
Al momento sto lavorando a tante cose diverse, la serie di mixtapes ''A.I.N.T.'' proseguirà e ci saranno almeno altri 2 episodi, spero che con l'uscita di questi qualcuno mi faccia delle proposte per l'album, che in questo momento è fermo, spingersi da soli in tutto e per tutto è motivo di orgoglio, ma le cose sono sempre più difficili da gestire ed io con gli anni inizio ad avere anche altre esigenze.




10) Grazie per il tempo dedicatoci! Concludiamo con un tuo saluto ai fan che ci seguono!

Grazie a voi, e a tutti i vostri lettori! Trovate tutte le info riguardo il mio nuovo materiale e le date live su questa pagina: https://www.facebook.com/pages/Mekoslesh-aka-Sleshbeatz-Massima-Tackenza/169150933123023?ref=ts&fref=ts








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