Dopo l’EP “Rapcorevolucion” (2009) e il primo album
ufficiale “Intifada” (2011), il collettivo romano RapCore, formato da Deal Pacino, Truth, Rasty Kilo e dal beatmaker Dr.
Cream, torna sulla scena nazionale con “Casinò 23”, album molto atteso dopo i buoni riscontri
avuti dai precedenti lavori.
Osservando la tracklist (il disco è composto appunto da 23 tracce) si nota subito una delle differenze di questo nuovo lavoro rispetto ad Intifada: la presenza di molti featuring, che vanno da rapper nostrani (Suarez, Rak dei Barracruda, Er Costa, …) fino ad arrivare ad un rapper d’oltre-oceano (Faze Lucciano, nella traccia “Il mio peggior nemico”).
Per quanto riguarda le produzioni, oltre alla solita garanzia chiamata Dr. Cream, tra i produttori esterni spiccano JT in “Campo minato” e Anno Domini in “Borderline”.
Nulla da dire sui tre mc’s che si dimostrano, come già fatto nei lavori precedenti, tra gli artisti indipendenti su cui puntare per il futuro; al mic si alternano sapientemente la rabbia di Rasty, la poesia di Truth e la grinta di Deal.
Da segnalare la traccia n° 9, “Solo un ricordo”, in cui i tre raccontano le esperienze di vita e le difficoltà che hanno dovuto superare per arrivare dove sono oggi.
Nell’attesa di un nuovo lavoro firmato RapCore o di nuovi progetti solisti, questo disco rappresenta un nuovo passo in avanti fatto dal collettivo capitolino per conquistare una fetta di pubblico maggiore anche a livello nazionale.
Osservando la tracklist (il disco è composto appunto da 23 tracce) si nota subito una delle differenze di questo nuovo lavoro rispetto ad Intifada: la presenza di molti featuring, che vanno da rapper nostrani (Suarez, Rak dei Barracruda, Er Costa, …) fino ad arrivare ad un rapper d’oltre-oceano (Faze Lucciano, nella traccia “Il mio peggior nemico”).
Per quanto riguarda le produzioni, oltre alla solita garanzia chiamata Dr. Cream, tra i produttori esterni spiccano JT in “Campo minato” e Anno Domini in “Borderline”.
Nulla da dire sui tre mc’s che si dimostrano, come già fatto nei lavori precedenti, tra gli artisti indipendenti su cui puntare per il futuro; al mic si alternano sapientemente la rabbia di Rasty, la poesia di Truth e la grinta di Deal.
Da segnalare la traccia n° 9, “Solo un ricordo”, in cui i tre raccontano le esperienze di vita e le difficoltà che hanno dovuto superare per arrivare dove sono oggi.
Nell’attesa di un nuovo lavoro firmato RapCore o di nuovi progetti solisti, questo disco rappresenta un nuovo passo in avanti fatto dal collettivo capitolino per conquistare una fetta di pubblico maggiore anche a livello nazionale.
VOTO: 8/10
Gabriele “Abbo” Abbondi
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