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lunedì 25 maggio 2015

Dutch Nazari - Intervista


1) Ciao Dutch! Ti ringraziamo per aver accettato la nostra intervista! Come nostra consuetudine iniziamo chiedendoti una breve presentazione per chi non ti conoscesse: chi è Dutch? Come ha iniziato a fare musica e a che risultati mira con essa?

    Ho iniziato a scrivere canzoni da molto giovane, prima di appassionarmi al rap e di conoscere l'hiphop. Non faccio musica pensando ai risultati che voglio raggiungere con essa, penso a farla e basta perché è un mezzo di espressione artistica che trovo molto liberatorio. Al momento ho due progetti musicali paralleli in atto: un progetto di scrittura solista in collaborazione con un producer che si chiama Sick et Simpliciter. E un progetto di scrittura collettiva, con la mia crew originaria "Massima Tackenza".

    2) Parliamo del tuo EP Diecimila Lire. Ora che è passato un bel po’ di tempo dall’uscita: sei soddisfatto dei feedback ricevuti? Ti aspettavi tutto questo riscontro positivo?

    I feedback sono stati superpositivi, il nostro progetto musicale (mio e di sick et simpliciter) ha suscitato un bel po' di clamore e questo non può che farci piacere. In tutta onestà comunque penso che il motivo principale sia dato dal fatto che Dargen D'Amico ci ha prestato la sua visibilità, perché di gente brava che lavora a progetti musicali validi e non viene considerata minimamente purtroppo è pieno lo stivale. Quindi direi che sì, me l'aspettavo ma soprattuto: grazie Jacopo! (e per quanto riguarda i giornalisti musicali: shame on you!) 

    3) Il tuo lavoro è stato supportato da Dargen D’Amico e difatti è uscito per la sua etichetta Giada Mesi. Come ti sei trovato a lavorare con lui? Cosa hai pensato e come ti sei sentito quando un nome importante nella scena come lui ti ha contattato interessato al tuo lavoro?

    E' stata la più grande soddisfazione che potessi ricevere. Il solo fatto che un nome importante della scena abbia deciso di investire su di me, e non solo in senso lato ma anche proprio producendo il disco di tasca propria, è un bel riconoscimento. Ma nel mio caso il fatto che quel nome sia il suo è stato molto più significativo, dato che lui è sempre stato uno dei miei principali riferimenti culturali in questo genere, e che ascoltavo i suoi dischi ben prima di poter immaginare che avremmo lavorato assieme.

    4) Sappiamo che tu e la tua crew Massima Tackenza siete al lavoro per un disco nuovo, a distanza di ben 7 anni dal precedente Stai Giù. Come mai dopo tanto tempo avete deciso di riunire le forze per un progetto comune nonostante tu e gli altri membri della crew abbiate già delle carriere soliste ben avviate?

    Il disco Massima Tackenza arriva dopo quasi dieci anni dalla formazione della nostra crew, per coronarne il percorso. Chi ci vede da fuori può aver notato che noi ci siamo sempre più dedicati negli anni ai nostri percorsi solisti, ma in realtà tra di noi non abbiamo mai smesso di frequentarci, loro sono i miei amici, se esco la sera mi becco con loro, e quindi a un certo punto è naturale che ci sia tornata la voglia di fare musica assieme. All'inizio dicevamo "questo è il nostro ultimo disco". Ma in tutta onestà, per come stanno andando le cose, e per quanto siamo contenti di com'è venuto il lavoro, penso che non ci creda più nessuno a 'sta cosa dell'ultimo disco.

    5) Cosa ne pensi della scena rap di Padova e del Veneto in generale? Secondo te è ingiustamente poco considerata rispetto alla scena di città più grosse come possono essere Milano o Roma?

    Milano e Roma sono grandi città, è naturale che l'esposizione di un artista lì sia molto maggiore. Non credo sia ingiusto, credo sia normale. Se la domanda però è "pensi che gli artisti di Milano e Roma siano in media più bravi di quelli Veneti" allora la mia risposta è chiaramente negativa.

    6) Invece qual è la tua opinione sulla scena rap italiana in generale? Rispetto a un po’ di anni fa è cresciuta molto, secondo te in bene o in male? Cosa cambieresti di essa se potessi?

    Non sta a me cambiare la scena. Io collaboro con gli artisti che ritengo validi, e soprattutto che ritengo abbiano un approccio al fare musica compatibile con il mio. I ragazzi della mia crew, Dargen, Willie Peyote, Baco Krisi etc. Se c'è un pubblico a cui questo approccio piace, che ci segua, che compri le copie fisiche/digitali dei dischi, che venga ai live. La scena la cambia il pubblico, non gli artisti. 

    7) Parliamo un po’ dei tuoi progetti futuri. Sei già al lavoro su qualcos’altro? Puoi anticiparci qualcosa?

    Sto lavorando al mio primo album ufficiale, sempre con il fedele Sick et Simpliciter alle produzioni, che uscirà per Giada Mesi.

    8) L’intervista è terminata! Concludiamo con un tuo saluto ai fan e chi ci segue!

    Ciao mamma ti voglio bene, non aspettarmi alzata!

CONTATTI: https://www.facebook.com/pages/Dutch-Nazari/258099517715663?ref=ts&fref=ts



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