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domenica 5 gennaio 2014

Hip Hop Awards 2k13




Per i nostri affezionati lettori, quest'anno abbiamo una grande sorpresa! Quest'anno i nostri personalissimi hip hop awards non li abbiamo fatti noi, ma i rapper italiani:



- Musteeno:



"Quest'anno ci sono state parecchie ottime uscite: Czarface, Papoose, Goondox, Ghostface, R.A., Kweli, Run the Jewels, Tony Toca, Latyrx, Bus & Tip e molti altri validi. Il mio podio però va a Quasimoto, Goodie Mob e Deltron. Fate voi la classifica, io ascolto.
In Italia carne al fuoco: Fresh e Amon, Green, King Curci, Primo, Phil, Nex, Fritz, Nto, FFiume. Una roba su tutte però che non è un disco: la serata al Leoncavallo con Kool Herc per i 40 anni di Hip Hop. Atmosfera IMPAREGGIABILE.
Ci allego in coda, sulla fiducia perchè non l'ho ancora sentito, il disco di Mirko Miro."




- Murubutu:



"Per quanto concerne l'hip hop italiano stiamo vivendo un periodo di grande esposizione. Quando l'industria investe su un genere musicale le conseguenze sono diverse:

  • Da un lato si assiste ad una moltiplicazione dei prodotti per il grande pubblico, con un conseguente appiattimento contenutistico perché questi prodotti devo essere fruibili dalla maggior numero possibile di persone , una loro inevitabile omologazione a standard di commerciabilità ed un conseguente strascico di produzioni minori che seguono quegli standard in cerca di visibilità o per emulazione.
  • Dall'altro si ottiene un maggior sdoganamento del genere, una crescita di attenzione, di eventi, di possibilità.
Io penso che tutta questa esposizione attuale, anche nelle sue forme peggiori, contribuisca, involontariamente e paradossalmente,anche a potenziare l'underground più sano.
Il mio disco consigliato è : Delli "Operaperta", mentre il voto generale all’annata 2013: 8/10"




- Dj Argento:



"Credo che il 2013 sia stato l'anno dell'ennesima conferma che ormai il rap in Italia ha fatto breccia nelle classifiche di vendite e nei live. Tutto è in salita e anche il rap più "underground" è diventato diffuso quanto quello palesemente commerciale. Ottima la prova di Paura con "Slowfood", così come quella di EGreen e di Nitro.
Personalmente soddisfatto anche di Salmo, per quanto possa far storcere il naso ad alcuni addetti ai lavori, personalmente ritengo sia davvero l'artista che cambierà la faccia del rap italiano (in meglio).
Chiaramente sono gusti. Anche Clementino è riuscito a stupirmi con "Mea Culpa", riuscendo ad abbinare rischiosamente sonorità e artisti pop al suo inconfondibile stile burlone, uscendone non solo indenne, ma anche vincitore. Meno riuscito, ritengo personalmente, il ritorno in scena di Fritz, o meglio, mi sarei aspettato un nuovo "istant classic" come all'epoca fu per i suoi epocali lavori, ma così non è stato, almeno per me.
Anche il singolo "Sergio Leone" dei Colle Der Fomento, nel suo "piccolo" mi ha risollevato il morale, spero in un uscita a breve del loro nuovo lavoro.

Se dovessi consigliare un disco? Solo uno? Difficile ma non impossibile. Probabilmente consiglierei quello di EGreen, perché è una bella lente di ingrandimento messa all'interno della scena. Ok lo so, un disco rap che parla di rap non è una novità assoluta, anzi, ma in questo periodo dove tutti sono, in un modo o nell'altro, presi nel parlare al popolo italiano, forse a volte ci si scorda il perché lo si fa, a parte il mero commercio, e mi pare che EGreen ce lo ricordi molto bene il perché. E poi il beat di G20 è devastante.

Per il rap americano invece consiglio veramente il progetto Run The Jewels di El-P e Killer Mike. Potrei elogiarlo in mille modi diversi, ma dovreste ascoltarlo davvero per capire quanto riesce a spostare la palla più in là El P coi suoi progetti. Per non parlare dei video. Trovatelo in qualche modo e fatelo vostro, non ve ne pentirete…

Il mio voto generale sull'annata 2013 è un bel 7 su 10. Sono soddisfatto ma ancora mi aspetto qualcosa che tarda ad arrivare."




- Anima:



"Ciò che mi piace più del rap è la sua malleabilità e la sua capacità di variare da persona a persona e alla fine ho scelto questo concetto per il mio award italiano, premiando la differenza di stili che ho ascoltato nell'ultimo lavoro di Fritz da Cat, su delle produzioni assolutamente degne del suo nome. Non è stato cmq facile giungere a questa conclusione perchè quest'anno, almeno per i miei gusti personali è uscita parecchia roba che merita a cominciare da e-green fino ai retrohandz.

Guardando all'estero non si può ignorare un Pusha T., Miller, Budden, lo stesso Eminem che metricamente si è confermato quello che è, ma, credo che il mio preferito resti Common!"




- Fobia:



"L'Hip Hop italiano quanto quello americano, dal mio punto di vista, negli ultimi anni han visto formarsi una voragine tra il mainstream e l'underground. L'underground ha mantenuto integro il suono e il perchè di quel suono. Il mainstream ha troppo spesso, soprattutto negli ultimi due anni, stravolto le regole del gioco. Consiglio due album, uno americano, e uno italiano: THE BEAUTY IN ALL firmato da ODDISEE, e MIDNITE di SALMO.
All'annata, grazie anche al ritorno di Eminem e Marco Polo, do un bel 7."




- Pula +:



"Il rap in italia sta andando alla grande, finalmente cominciano a rivedersi quelle diversità dei vari stili. Fino a qualche anno fa era tutto più omogeneo, ora invece ogni artista sta prendendo la sua strada.
Ormai il rap in Italia non è più confinato ad un genere, ad una nicchia, è un tutt'uno con il panorama musicale complessivo.

L'America da sempre vive di grandi movimenti, onde, stili, (potremmo definirle anche brutalmente "mode").
Questo è stato l'anno dell'affermazione globale di personaggi giovani come Kendrick Lamar, Asap Rocky e via dicendo, che hanno trascinato un po' tutto il movimento.
Questo è quello che mi è parso.

Disco del 2013: Magna Carta ... Holy Grail, voto generale: 8/10"




- Nex Cassel:



"Ho problemi di tutti i tipi nel scrivere una classifica, alcuni sono "ricordare quali sono i dischi usciti nel 2013" oppure "quello era un mixtape, quello era un disco".
Così, giusto per non dover parlare di "My Name Is My Name" oppure di "Magna Carta - Holy Grail" oppure di "Excuse My French" e non impazzire, non farò classifiche.
Tralaltro in questo pazzo gioco nel 2013 troviamo Juelz Santana che si fa arrestare e Snoop Dogg che ha ridicole crisi mistiche da vecchio babbione, il tutto al posto di fare dei cazzo di dischi di rap figo.

Comunque.. ora butto un occhio a Spotify e a iTunes e cerco di trarre le somme di quello che ho ascoltato io, che ovviamente non è trarre le somme di tutto quello che è uscito, perché non ascolto proprio tutto, qualcosa mi sfugge e quindi ciao. Voi non fatevi sfuggire il mio disco in uscita nel 2014, è roba diversa e figa.


  • N.O.R.E. - Student of the Game - Fantastica botta di ignoranza e vero HipHop così come ci si presenta nel 2013, con l'età sono sempre più fan di Noreaga.
  • Styles P - Float: lui è un rapper da panico, ma sta roba mi annoia. Le produzioni sono curate ma non mi dicono niente. Scram Jones bravo e insipido.
  • Asap Rocky - Long Live Asap - Che dire? Gran disco. Uno di quei dischi che tiene vivo il gioco.
  • Prodigy & The Alchemist - Albert Einstein : Mi piace tantissimo, ma non sono obbiettivo, P è P e io sono troppo fan. A molti sembra che Alch si sia impantanato da qualche tempo, io so solo che ha stile da vendere.
  • Joey Badass - Summer Knights : Non vorrei mai fare il nostalgico, sopratutto con un giovane vecchio, è proprio che ho bisogno di ascoltare sta roba.
  • J Cole Born Sinner: Sicuramente un bel disco, ma non è roba che mi esalterà mai. Quindi?
  • Kanye West - Yeezus : lo inserisco per dire che non l' ho ascoltato, così ora è ufficiale.
  • Madchild - Lawn Mower Man : non chiedetemi spiegazioni, sono diventato fan di Madchild, e allora? L'album spacca, lui spacca, i video tutti uguali mi esaltano, fantastica roba Hardcore.
  • Action Bronson - Saab Story : Bel disco, inutile incensare ulteriormente le produzioni da cannoni di Harry Fraud. Mi è piaciuto anche Blue Chips 2. Sono fan di vecchia data del cuoco e sento che continua a spaccare, grande!
  • Daz Dillinger & WC - West Coast Gangsta Shit : Ho sempre voglia di roba West, spesso le uscite sono di basso livello, non è il caso di questo disco che rispetta perfettamente il titolo nel contenuto. La mia ragazza può allenarsi con il C Walk e ascoltare l' unica roba che le piace: il fottuto gangsta rap!
  • Ghostface Killah - Twelve Reasons to Die : all' inizio pensavo fosse la cosa più fantastica del millennio. Ora non so cosa dire e non so nemmeno come Adrian Younge componga quella roba. L' effetto è pazzesco, anche se non necessariamente con un' accezione positiva.
Sto aspettando il nuovo di Roc Marciano in uscita a fine 2013, troverà sicuramente spazio nei miei lettori."




:DJ Leva57 (UZN/Dojo Soundz/RockLedge):



"Sicuramente il 2013 è stato ricco di uscite importanti, a mio avviso qualitativamente migliore dell'anno precedente, dunque il bilancio non può essere che positivo: proprio di quest'anno che sta per salutarci sono le uscite che attendevo da più di un decennio.

Uno dei prodotti che ho atteso per tanti anni che sicuramente consiglio agli amanti delle personalità Hip Hop (never) old but gold e che è stato un po' un regalo inatteso e in anticipo per Natale è "The Abstract and the Dragon" cioè il mixtape di Busta Rhymes & Q-Tip. Secondo, ma non per ordine di importanza troviamo la versione deluxe di Event 2 del supercollettivo Deltron 3030 cioè Del Tha Funkee Homo Sapien aka Deltron Zero, Dan the Automator aka Cantankerous Captain Aptos e DJ Kid Koala aka Skizoid the Boy Wonder (per gli amanti dei Blur come me, tra i partecipanti all'album trovate anche Damon Albarn con lo pseudonimo di Sir Damien Thorn VII of the Cockfosters Clan).

Voto del 2013? Un 8 pieno, senza ripensamenti. Happy New Year... Peace!"




- Dj Ceffo (brokenspeakers crew):



"Miglior disco del 2013 io personalmente apprezzo Black milk no poison no paradise e il disco di Marco polo - PA 2 The DirectorÔs Cut (Album)."




- J-Halo&Tairo:



"Per quanto riguardo l'HHA 2013 partecipo solo io (HALO). Di seguito il mio piccolissimo contributo:

Parto dal presupposto che si è quasi concluso un altro anno musicale in cui l'hip hop italiano, nel bene o nel male, è stato sulla bocca di tutti, anche se ormai se ne è un pò distorta la concezione. Lo scenario mainstream, a mio modestissimo parere, ha deluso parecchio continuando a "vendere" cozzaglie di parole e voci ricche di autotune su suoni elettronici plastici, senza anima.
La parte di scena un pò meno sotto i riflettori, invece, si è difesa abbastanza bene con lavori di spessore sia di giovani talenti, vedi Madman, sia della vecchia guardia, vedi ATPC e Bassi Maestro.
Ne avrei diversi di dischi da consigliare, Bassi, Noyz, ATPC,Jack The Smoker, Ensi ma c'è una persona che ha dimostrato che se c'è una cosa che non può passare inosservata è la professionalità, e va al di là di etichette e classifiche iTunes. Mi sento di suggerire, dunque, la persona che con un disco ha ribadito di essere sempre stato con le mani in pasta, osservando tutti: FRITZ DA CAT.

Il voto che do a quest anno di hip hop italiano è 10. Perchè se c'è anche solo un pezzo che ti fa ricordare il motivo per cui ascolti questa merda da almeno un decennio, allora è stato un buon anno."




- Mekoslesh:



"Il rap in Italia sta spopolando in maniera quasi incontrollabile, sembra quasi essere diventato l'unica materia di discussione e di gossip per gli utenti del web, che non è proprio un bene, ma c'è molto fermento e questo vuol dire che ci sono vere possibilità per chi è organizzato e lungimirante. Aldilà di tutto l'hiphop nel 2013 lo si trova ancora nella sua forma originale nelle strade di tutte le città del mondo.

Il disco che consiglio per questo 2013 è ''Monster'' di Noyz Narcos. Per quanto riguarda gli states invece il disco che vi consiglio è ''my name is my name'' di Pusha T.

Il 2013 è stata tutto sommato una buona annata. Voto: 7"




- Lustro:


"Grande annata il 2013, ci ha dato tante soddisfazioni a partire dal forte impatto innovativo di album come Yeezus" di Kanye West e Magna Carta… Holy Grail di Jay-Z. A prescindere dai gusti personali, sarebbe troppo semplice metterli ai primi posti in un ipotetica classifica, fuori classe.

Vorrei consigliare mille dischi ma mi limiterò a una top 5 di quelli che mi hanno colpito particolarmente, con sound molto diversi tra di loro:

  1. R.A. The Rugged Man - Legends Never Die
  2. J. Cole - Born Sinner
  3. Blak Milk - No poison No Paradise
  4. A$AP Rocky - LiveLoveA$AP
  5. Pusha T - My name is my name

Sono poi costretto dalla mia coscienza (che ha le sembianze di una fusione alla DragonBall tra Ghemon e Mecna) a includere il disco di Drake "Nothing Was The Same", ma non ditelo in giro per favore.
Fuori classifica anche Eminem con "The Marshall Mathers LP2" poteva fare di più, è vero, ma ci piace tanto e lo includo per un incondizionato amore adolescenziale. Rick Rubin ha svolto egregiamente il suo lavoro anche quest'anno.

N.B. Per conflitto d'interessi preferisco non esprimere preferenze sul panorama italiano, anche perché sarei condizionato dalle amicizie personali Blue Struggle.

Voto all'annata da 1 a 10 un bel 9 pieno. "




- Think’d:



"Rigo 1 - Andamento economico: florido. Ricavi e utili del quarantani %, in forte crescita.
Rigo 2 - Andamento media/web: ottimo. Tutti conoscono il repp e l'ippopp, tutti possono parlarne, trallallerotrallallà, yo yo bella frà (scusa, non mi ricordo come ti chiami).
Rigo 3 - Andamento sociologico: preoccupante. Previsto esponenziale aumento di yopper-tamarri, delicatissime categorie la cui miscela potrebbe sfociare in degenero, seguito da enorme quantitativo di svariate tipologie di dignità caricato direttamente su YouTube, con conseguente definitiva perdita delle stesse.
Rigo 4 - Andamento musicale (tecnico): eccellente. Si, anche Emischilla. Sono esclusi (con violenza) i rapper che si fan scrivere i testi e quelli che usano vocoder.
Rigo 5 - Andamento musicale (creativo): tendente al nullo. Si, anche Emischilla. In tale branca i king pullulano.
Rigo 6 (bonus track) - Note: piattezza d'argomenti, sperimentazione assente, tasso di spocchia fuori controllo. Piani di marketing e business plan di elevata fattura, ma facilmente sgamabili da chi ha ancora briciole di oggettività e materia grigia.
Rigo 7 (ghost track) - Conclusioni: http://www.youtube.com/watch?v=N1EfzaFHLaw

Disco consigliato senza repp: Swindle - Long Live The Jazz [Deep Medi Musik - UK]
Disco consigliato con repp (tra millemila virgolette): Uochi Toki - Macchina Da Guerra [autoproduzione disponibile solo in vinile e solo ai live - ITA]
Voto annata 2013: n.d."




- Gionni Gioielli:



"L'hiphop italiano 2013. Ormai quasi tutti i nomi grossi che c'erano tre quattro anni fa han provato la via della major facendo perlopiù prodotti a mio parere scadenti o cmq non vicini ai miei gusti. È rimasto noyz. E stanno crescendo dei nuovi nomi grossi, primo fra tutti egreen.

In america la vivono diversamente. Un disco figo te lo fa jay z come uncle murda. Pusha è il nome dell'anno. Fat joe e nore han fatto due gran bei mixtape unendo classic a robe nuove. Massimo rispetto.

In italia annata sicuramente migliore della precedente. Sopratutto in ambito di mixtape e indielabel. Speriamo bene per il futuro."




- Hyst:


"L'HipHop italiano sta andando alla grande, nonostante le previsioni nefaste di chi voleva che l'ondata dovesse finire entro pochi mesi. Arrendiamoci al fatto, del tutto logico e dimostrabile, che l'eposizione dei personaggi più mainstream giova anche a chi fa musica indipendente di riflesso, l'importante quindi rimane essere concentrati e produrre molta qualità.
L'unica cosa che a me dispiace, ma che è per certi versi inevitabile, è che delle discipline sia praticamente solo il Rap a godere di questa fase di celebrità.

In america le cose vanno come al solito, il Rap è uno, se non il genere mainstream ed è percentualmente più presente degli altri generi specifici nella top delle vendite. Questo ovviamente non significa che la cultura HipHop si sia diffusa più di tanto, con i suoi codici e i suoi valori. Ma sono le stese storie di sempre.

Per chi non l'avesse ascoltato suggerisco "the Heist" di Macklemore oltre che per la divertente omonimia fonetica lo suggerisco perchè è un "caso" da studiare molto attentamente.
Si tratta di un prodotto indipendente realizzato dall'artista e dal suo produttore Ryan Lewis e il loro staff in totale autonomia rispetto alle multinazionali discografiche ed ha sfondato record di vendita e di presenza in top nazionale ed internazionale.
L'album ascoltandolo bene è chiaramente onesto e schietto le poche conessioni populiste hanno comunque un indirizzo positivo e costruttivo e in questo senso sono tollerabili.
Ci sono alcune tracce di qualità nettamente inferiore rispetto alle super Hit, il che testimonia che una certa dose di culo è stata presente nel progetto.
Tecnicamente interessante sia dal punto di vista della scrittura, della metrica che delle produzioni e degli arrangiamenti. un notevole gesto di apertura ed avanzamento passato troppo sottogamba agli addetti ai lavori, che ne hanno riconosciuto solo i meriti commerciali.
Purtroppo l'album è in realtà del 2012 ma ha avuto il suo exploit durante tutto il 2013, in quanto come album indipendente ha avuto bisogno dei primi 5 mesi di vista per depositarsi e scatenare un progressivo passaparola.

voto generale dell'anno 2013: 10.

Macklemore e Kendrick due splendide sorprese, anche se Kendrick ha il colore e le caratteristiche per essere più supportato dall'industria Rap cosa che fa di Macklemore un caso ancora più incredibile e valevole."




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