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domenica 11 novembre 2012

Skolp - Intervista





1) Ciao Skolp,presentati a chi ancora non ti conosce e spiegaci un po’ da quanto tempo, come e grazie a chi hai incominciato a praticare writing..

L'anno in cui mi sono approcciato ai graffiti è stato nell'ormai lontano 1997, il movimento era già ben radicato nelle grandi città ed io in quell'anno incominciai a frequentare Bari spostandomi dalla periferia, e qui in città che ho iniziato ad avere i primi contatti con altri writer e a sfogliare le prime riviste che parlavano di HipHop e delle sue 4 discipine. Aelle all'epoca si trovava in edicola, ricordo ancora il mio primo numero il 28, internet non si sapeva ancora cosa fosse e per tenersi in contatto con gli altri writer ci inviavamo lettere per posta con all'interno foto e bozzetti su carta. È stato amore a prima vista.



2) Noi che ci occupiamo di musica abbiamo notato nel “nostro campo” un ricambio generazionale che non sempre porta a buoni risultati,nel writing accade la stessa cosa oppure le nuove generazioni possono portare a qualcosa di innovativo?

Le innovazioni sono frutto della ricerca e delle singole esperienze di ognuno di noi. Mi auguro che le nuove generazioni si sforzino di capire il senso di quello che fanno e di farlo con consapevolezza.
Nella società delle reti in cui viviamo, è molto facile guardarsi attorno e trovare ispirazione, ma non sempre questo può essere utile ai più giovani. Come nella musica nei graffiti o in qualunque altra disciplina oggi è facile farsi notare, mettersi in mostra, ma questo va a discapito della qualità.
Il consiglio che mi sento di dare ai più giovani e quello di stare il meno possibile d'avanti ad un monitor ma con la testa china su libri.



3) Il writing è una delle 4 discipline dell’ hip hop,però è anche una disciplina praticata da ragazzi che non ascoltano il genere musicale, quindi la domanda sorge spontanea: tu cosa ascolti?Parlaci un po’ dei tuoi interessi musicali.

Musica classica, musica folk, rock, rap, soul, funk, electro, indierock non mi faccio mancare niente.







4) Parliamo della tua crew la F Lines, come è nata e come si evoluta nel tempo?

La mia crew è nata dall'incontro mio con Meth e RobotRock (ex ZOE), tutti e tre residenti in tre Città differenti Bari, Brindisi e La Spezia. Più che una crew la F.Lines è stato una connessione tra amici provvenienti tutti da diverse città italiane, io e Meth dal Sud, Onem dal centro Italia e Zoe e Mer dal nord.
La nostra forza è stata appunto quella di essere sempre in viaggio per la nazione ma col passare del tempo ci si è visti sempre meno.
Oggi la F.lines come crew non è più attiva come una volta ma singolarmente continuamo a produrre molto.



5) Curiosità di un ragazzo: Sei più tipo da nottata in yard o da hall of fame?

Poche Yard molte Hall of Fame, ho sempre puntato più sulla qualità che sulla quantità.



6) Parlaci un po’ dei tuoi progetti futuri,se stai pensando di partecipare a qualche contest o qualche evento importante a carattere nazionale e non.

Soltiamente non partecipo a contest di graffiti, vincerei sempre! Scherzo, mi sarà capitato di parteciparci due volte in vita mia, amo la competizione, ma i graffiti non si possono giudicare, sono dell'idea che nei graffiti non ci debbano essere regole stilistiche, Just do it.
Eventi importanti in agenda nessuno in questo momento, quando mi chiamano però sono sempre disponibile



7) Un saluto!

Il mio saluto è per tutti







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