01 - Non Faccio Il VIP (Intro)
02 - Ti Ricordi Di Me?
03 - Nuovo Guè (Prod. 3D)
04 - Trappo Troppo
05 - Devi Essere Pazzo Feat. Canesecco
06 - Nessun Altro
07 - No Way Feat. Clementino
08 - Ho Imparato A Volare
09 - La Verità Feat. Jack The Smoker & Sercho
10 - Amy Winehouse (Prod. 3D)
11 - Vorresti Fare Il Rapper? Feat. E-Green & Primo
12 - Solo Se Sei Vero Feat. Kiave & Mistaman
13 - RapGod
14 - Attrazione Fisica Feat. Fred De Palma
15 - Non So Mentire Feat. Hyst
16 - Medioevo
17 - Fatti L'Uno X L' Altra Feat. Briga & KillaCali
18 - R.D.M.A
Partiamo da un presupposto, Jesto non è un rapper comune, anzi, rappresenta una vera inversione di tendenze e questo disco (o meglio, street album) non ha fatto altro che confermare questa supposizione maturata nel frutto della sua carriera e dei suoi precedenti lavori.
L'ironia è il suo cavallo di battaglia, tagliente, sferzante, mai banale e condita da una amarezza sprezzante. Un'amarezza che ricorda per certi versi il fibroga di Mr. Simpatia, anche se in chiave meno pessimista e oscura; di certo siamo davanti a un rapper che non le manda a dire, ferocia e attitudine sono dalla sua.
La stessa ironica amarezza è poi supportata da un uso di metafore, figure retoriche e similitudini che pochi riescono a buttare giù con questa foga e questo stile, unico nel genere e decisamente incauto. Incauto, si, perché non alla portata di tutti. La scorrevolezza c'è nella singola traccia, ma a qualcuno potrebbe non piacere questo tipo di rap, che, in un certo qual modo, è avveniristico e diverso da quello che siamo abituati a sentire, decisamente martellante.
Ed è qui che arriviamo al flow: come ho già detto, è particolare, un martello che picchia in testa; se si riesce ad entrare nella sua ottica si può intravedere il suo modo di interpretare ciò che vede e che sente e il flow è appunto lo specchio di se, calza a pennello con i suoi testi e il suo modo di trattare gli argomenti.
Dai suoi testi emerge soprattutto un particolare modo di scrivere e di trattazione degli argomenti proposti, conditi e resi così pungenti anche grazie all'uso di effetti vocali, doppie voci e sonorità particolari, che lasciano che le situazioni e le gag da lui descritte siano ancora più efficaci.
I beat sono quasi tutti strumentali americane decisamente new school, ma comunque scelti su misura per jesto e decisamente piacevoli. Amy Winehouse e Nuovo Guè sono le uniche due tracce originali prodotte dal Beatmaker 3D che sicuramente non sfigurano accanto alle altre.
La prima presenta la sua visione della musica, il rapporto con il mercato, mentre la seconda può essere un semplice inno al sesso spregiudicato e all'astio verso le relazioni sentimentali o una vera e propria presa per i fondelli ai danni non di Guè in particolare, ma di tutti quegli artisti che hanno dimostrato una certa inconsistenza e frivolezza nel tipo di rap proposto negli ultimi lavori, consistente in auto celebrazioni a volte esagerate. A voi la scelta e le valutazioni.
Spiccano ancora: Medioevo, che con una serie di immagini descritte dal rapper suggerisce una descrizione impietosa della società e di quel che lo circonda, Non so mentire, pezzo introspettivo e meno ironico rispetto i precedenti, anche grazie alla presenza di un Hyst in gran forma che rende la traccia meno cupa e selvaggia delle altre e Vorresti fare il rapper, con la partecipazione di Egreen e Primo che, al contrario di Hyst, caricano la traccia in modo impietoso e la fanno esplodere, parlando del rap e della sua plasticità attuale.
Interessante anche "RapGod" con cui Jesto dimostra di sapersi incastrare bene in qualsiasi beat reinterpretandolo a suo modo.
I temi più gettonati sono i suoi rapporti con le donne, con la musica e con la società, in particolar modo i primi che alla lunga potrebbero stancare l'orecchio, ma compensati dalla forza delle immagini da lui proposte nelle similitudini e nelle fotografie da lui fornite nei suoi testi della sua bizzarra e schietta visione delle cose. Tutti i Featuring sono di grande livello, assolutamente eccellenti, ma tra quelli che più colpiscono oltre quelli già elencati qualche riga più su, ci sono Kiave e Mistaman che rappresentano una garanzia, Jack the Smoker, Canesecco, Clementino e Fred De Palma, davvero entrati a pieno nell'ottica "jestiana".
Ad analisi conclusa, lo street album può definirsi pregevole, di grande livello tecnico e con una decisa attitudine. Gli unici nei possono essere, come già detto, nella ripetitività di alcuni argomenti e nel suo flow particolare che può non piacere a tutti….ma il tutto è fruibile più facilmente grazie alle figure da lui dipinte dalle sue rime, a volte davvero pesanti, ed è quello che lo rende Jesto, rapper unico e a tratti eccellente, con pochi margini di miglioramento rimasti.
Voto: 8/10
Damiano Mancini
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