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lunedì 1 aprile 2013

Salmo - Midnite (Recensione)




Recensione:

Salmo, rapper sardo, è uno di quei cantanti dalla personalità che mette tutti d’accordo e contemporaneamente tutti in disaccordo.
Si rende famoso ai più col disco “The Island Chainsaw Massacre” uscito nel 2011 per la Kick Off Records. Prima di questo ci sono stati altri lavori (per lo più demo) nel genere rap e non solo (famosa a molti la parentesi con gli Skasico). Insomma, Salmo è uno di quei artisti con una vasta cultura musicale.

Grazie al suo modo di fare rap, per molti alternativo in Italia, ha avuto numerosi consensi, nel mainstream, e nell’underground, ma anche tra persone che non seguono in particolare il genere musicale a cui appartiene Salmo. Contemporaneamente però una fetta di ascoltatori più “integralisti” del genere gli hanno mosso numerose critiche per il suo vizio di mischiare il rap ad altre sonorità come l’elettronica o la dubstep.

Proprio con questo concept si apre il disco “Midnite”, con un breve intro, “Borderline” (che contiene un estratto da "Kill Bill Vol.1") e con la traccia “Russel Crowe” il cui ritornello recita “Dio mi parla nel sonno mi dice, dividi le masse. Conquista la folla come Russel Crowe”. La produzione del pezzo è affidata ai Cyberpunkers, altro segnale della capacità di adattarsi ad ogni genere musicale del rapper sardo.

Altre tracce di un certo spessore sono "Rob Zombie" e "Space Invader" che vedono rispettivamente le collaborazioni di Noyz Narcos e Nitro.
Ad essere sinceri queste tracce si fanno notare più per i featuring (di alto livello e abbastanza azzeccati) che per la traccia in se. Un'altra traccia che merita una citazione, sempre per i featuring, è “Killer game”, con la collaborazione di Gemitaiz e MadMan.

Personalmente vedo una sorta di linea di distacco dalla traccia 7 in poi.  Come se il disco fosse stato completato in un secondo momento o fosse volutamente stato diviso in due modi diversi di fare rap. La prima parte ricorda molto i “Machete Mixtape”, con beats più elettronici, mentre la seconda vede un Salmo più introspettivo, con beats più convenzionali e classici.

“S.A.L.M.O.” è una traccia che parla al 100% di se stesso, una traccia diversa dalle altre (forse da qualsiasi traccia di Salmo). Una traccia introspettiva che parla  di come  egli vive la musica e la società moderna. Inoltre è prodotta dal sempre più affermato Big Joe, un produttore, una garanzia.
Lo stesso Big Joe lo si ritrova come produttore nella traccia “Redneck”, ottima la prova dell’mc che crea una traccia più auto celebrativa rispetto al resto del disco

“Sadico” vede la collaborazione di Mezzosangue, uno degli mc emergenti più in voga del momento, confermando la voglia di Salmo di collaborare sempre coi migliori. Il titolo spiega alla perfezione la traccia, che infatti parla delle manie sadiche dei due Mc.

Altre tracce che meritano una menzione sono: “Ordinaria Follia”, prodotta da Shablo , che vede la collaborazione del cantante britannico Navigator e “Weishaupt”, prodotta da Belzebass.




Conclusioni:

-tomsteric:

Nel complesso il disco è abbastanza corto (solo 13 tracce, con un intro ed uno skit) e si fa ascoltare abbastanza facilmente. Il problema più grosso è la divisione netta tra le prime 6 tracce e le restanti 7, due modi diversi di intendere la musica che a mio modo di vedere stona un po’ nello stesso disco.
La presenza così costante di "sonorità elettroniche" soprattutto nella prima parte, rovinano un po' il lavoro, al contrario i beat di Shablo e Big Joe lo elevano.
Certo un bel passo avanti rispetto al precedente disco (Death Usb) che sembrava più un progetto buttato giù in fretta e furia per cavalcare l'onda del momento, ma per me Salmo si può e si deve prendere più tempo per curare meglio i suoi prodotti, farli uscire solo quando ne è sicuro e renderli completi. D'altronde lui non è un rapper ma è in primo luogo un musicista e si sa, i musicisti hanno bisogno di tempo.

Voto: 6.5/10



-Francesco "Gobba" Gobbato:

In sostanza possiamo dire che questo disco rappresenta la maturità e l’immagine complessiva che Salmo si è costruito negli ultimi tempi: l’mc sardo si dimostra quindi un rapper a cui piace sperimentare con sonorità non consone alla classica tradizione hip hop, ma anche un rapper con un valido flow e una buona scrittura, molto accattivante. Nonostante non sia presente il fattore “novità” di The Island Chainsaw Massacre, Midnite è un disco che consacra la figura di Salmo, pregi e difetti annessi; ci troviamo di fronte ad un disco con una prima parte più “pompabile”, dove l’attenzione è più orientata verso il tipo di suoni adottati, e una seconda parte più riflessiva e più attenta alla parte lirica. Per concludere non posso far altro che consigliare un ascolto indubbiamente a chi segue il rapper sardo in questione, ma anche a chi vuole sentire un prodotto un po’ diverso dal solito.

Voto: 7.5/10


VOTO FINALE: 7






3 commenti:

  1. Non citare "Faraway" è un delitto, secondo me :D

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  2. Se le citavamo tutte non era una recensione ma una lista della spesa! Grazie per il commento :)

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