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sabato 14 dicembre 2013

Ape Intervista




1)Innanzitutto ti ringraziamo per aver accettato l’intervista e per esserti reso disponibile. Introducici alla figura di Ape (o Morgy Morgante, come preferisci), per chi non la conoscesse e il modo in cui è entrato in contatto con il mondo dell’hip-hop.

Mi sono avvicinato all’hip hop nei primi anni 90,nel periodo di OTR,Sangue Misto e Mixmen Connection,inizialmente da semplice ascoltatore e in un secondo momento da MC,erano i tempi delle jam che diventavano occasioni non solo per vedere dei live ma per entrare in contatto con persone che come te ascoltavano la stessa musica e respiravano la stessa aria,le ricordo come un esperienza fondamentale e ricca di aneddoti…




2)Nasce una curiosità spontanea: dove e come sono nati i due appellativi con cui sei conosciuto dal pubblico(Ape/morgy morgante)?

Il nickname Ape non ha particolari origini,sinceramente non ricordo come sia uscito,ad un certo punto l’ho tirato fuori ed è rimasto;mentre per Morgy Morgante si tratta di un soprannome datomi da Nobile Tino ai tempi dei Trilamda,è preso da un personaggio di un opera letteraria di un tale Luigi Pulci(se non ricordo male!)




3)Agli inizi della tua carriera facevi parte di un “gruppo chiamato Trilamda, ci racconti quest’esperienza?

Prima di essere Trilamda siamo stati Codice Urbano,dal 1994 al 2000,è stata un esperienza fondamentale perché è in quel periodo che sono cresciuto tantissimo come persona,come rapper e come “manager” di me stesso.Tieni conto che in Brianza in quel periodo c’era poco niente e noi(io,Tuno e Nobile Tino)siamo stati i primi a proporci con demotape e showcase dal vivo,gli spazi erano pochissimi e quindi abbiamo dovuto anche crearceli da zero.Assieme a noi cerano anche Bod,Esh2 e Supermario e tutti insieme lavoravamo come crew Rinascenza.La situazione era fighissima perché come colletivo riuscivamo a sfornare demotape e mixtape e ad organizzare serate fisse con live in zona Brianza;la cosa bella è che ho scoperto a posteriori che eravamo un punto di riferimento per gli appassionati della zona ma in quel periodo ero talmente impegnato a dimostrare di sapere il fatto mio che non mi ponevo nemmeno il problema di cosa pensasse realmente la gente,chiamiamoli errori di gioventù!




4)Hai fatto uscire 5 album ed un ep nel corso della tua carriera solista, come vedi i tuoi lavori passati rispetto all’ultimo pubblicato nel 2009? In generale credi di aver prodotto dei dischi più maturi rispetto al primo EP?

In totale come solista ho pubblicato l’Ep “A Domani” e gli album “Venticinque”,”Generazione di Sconvolti”,”Morgy mo e la gente perbene” e “Surplus”.Sono molto legato a tutti i 4 album e adesso che li riesco a guardare con il giusto distacco li sto addirittura rivalutando e li vedo come una continua evoluzione che culmina con “Surplus” nel quale a mio avviso c’è un ottimo equilibrio tra tecnica,contenuti e suoni.Se li paragono al primo ep è normale che ci siano enormi differenze,”A Domani” l’ho realizzato in una fase in cui il progetto Trilamda era in standby e non pensavo nemmeno potesse essere l’inizio di una carriera solista,mi serviva semplicemente per tenermi impegnato e pubblicare qualcosa per mantenermi attivo “sulla piazza”,gli altri album hanno tutti avuto una realizzazione più elaborata e consapevole a partire dalla scrittura fino ad arrivare alla registrazione.




5)Nei tuoi dischi/prodotti c’è una forte componente di autobiografia. Che importanza ha per te quest’elemento nei testi?

Ho sempre scritto di cose vissute da me direttamente o da chi mi stava vicino andando chiaramente a romanzare o ad estremizzare i contenuti a seconda dei casi,ho sempre pensato che il rap sia un modo per discutere in musica di ciò che ti sta intorno filtrandolo con i propri occhi e la propria attitudine quindi descrivere o romanzare la mia realtà è sempre stato il presupposto di partenza di ogni testo




6)Nel disco “Generazione di sconvolti” il pezzo “senza rimpianti” colpisce molto, è molto profondo e diretto,appena sentito mi diede forti emozioni che non provavo da tempo ascoltando musica. Anche in questo caso è una canzone autobiografica oppure si riferisce a conoscenti/amici passati per determinate situazioni?

Non si riferisce a me ma ad una persona che era in “compagnia”(giusto per usare un termine golden age)con me in quel periodo,il pezzo riproduce molto fedelmente quanto successo,ovviamente il protagonista non l’ho più rivisto…




7) Hai in mente qualche nuovo progetto solista oppure continuerai con molteplici collaborazioni? Puoi anticiparci qualcosa?

Sono convinto del fatto che per fare un disco prima dei contatti e dell’etichetta che ti produce sia importante avere dei contenuti e delle cose nuove da dire ed io in questo momento non ho nulla da aggiungere a quanto già detto nei precedenti album;l’anno scorso mi sono divertito nel collaborare con Dj Kamo nel mixtape “Change is gonna come” e nell’album “Changes”,con Dj Apoc nel suo mixtape con Naiz nel suo album “Alcatraz”,e nel realizzare il singolo “Stato Mentale” facendo anche qualche data live con Tuno e Gasto;per ora ho intenzione di continuare con collaborazioni e progetti spot senza nessuna pianificazione dei tempi d’uscita,passate a trovarmi ogni tanto sulla mia pagina Facebook: Ape il rapper ufficiale




8) Lo staff ti ringrazia ancora per l’intervista che ci hai concesso, sperando sia stata di tuo gradimento. Manda un saluto ai tuoi fan e alla pagina!

Grazie a voi per avermi contattato,un abbraccio a tutti quelli che mi supportano ancora oggi e continuate a parlare di hip hop con tutti i suoi pregi e le sue contraddizioni,ricordatevi che gli uni non esistono senza gli 
altri!
                                     



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