Tracklist:
1. “Gangsta”
2. “Los Awesome” (Feat. Jay Rock)
3. “Collard Greens” (Feat. Kendrick Lamar)
4. “What They Want” (Feat. 2 Chainz)
5. “Hoover Street”
6. “Studio” (Feat. BJ the Chicago Kid)
7. “Prescription/Oxymoron”
8. “The Purge” (Feat. Tyler, the Creator & Kurupt)
9. “Blind Threats” (Feat. Raekwon)
10. “Hell of a Night”
11. “Break the Bank”
12. “Man of the Year”
13. “His & Her Friend” (Feat. SZA)
14 “Grooveline Pt. 2″ (Feat. Suga Free)
15. “F**k LA”
Se seguite con una certa costanza il rap made in USA di questi ultimi anni, sicuramente non vi saranno sfuggiti i nomi Black Hippy e Top Dawg Entertainment; sto parlando della crew los angelina e la relativa casa discografica indipendente, formata da Ab-Soul, Jay Rock, ScHoolboy Q e infine quello che ha contribuito più di tutti a portare la crew alla ribalta, ovvero Kendrick Lamar, oramai considerato un vero e proprio talento e pure a ragione vista la grande qualità del suo ultimo disco “Good kid, m.a.a.d. city”.Ora invece, dopo di K-Dot, è il turno di un altro membro del gruppo di uscire col suo primo lavoro sotto major (Interscope Records in questo caso) per tenere alto il nome Black Hippy e questo importante onere tocca a Schoolboy Q, con “Oxymoron”.
Il ragazzo già si era fatto notare col buon disco indipendente “Habits & Contradictions”, ma col botto causato dal disco di Kendrick ora si tratta di fare un ulteriore salto di qualità per dimostrare di essere all’altezza: premetto già che non ho intenzione di paragonare i due dischi, in quanto diversi (sebbene con certi punti in comuni), però ci tengo a far notare che comunque Schoolboy non sfigura per niente in confronto al socio.
Innanzitutto il disco di Q non è un concept album, tuttavia la quasi totalità delle tematiche riguarda la vita criminale da “gangsta”, vita che, come viene spiegato, non è fine a se stessa, bensì ogni azione criminale compiuta da Q serve per far vivere bene e mantenere la figlia; da qui l’ossimoro citato nel titolo. Un mood molto simile era presente pure nel precedente “Habits & Contradictions”, ma qui riesce ad essere affrontato meglio e soprattutto questo disco riesce a suonare meglio e più omogeneo.
Il sound infatti è uno dei punti di forza di questo disco che, chiaramente, punta a un pubblico su larga scala, essendo perciò “piacione” al punto giusto, ma comunque non finisce per omologarsi alla media dei suoni del mainstream e alle solite e abusate “trappate”, anzi risulta a suo modo “alternativo”, il tutto orchestrato da producers del calibro di Alchemist nel singolo “Break The Bank”, una delle tracce più riuscite, di Mike Will Made It in “What They Want” che vede inoltre la partecipazione di 2 Chainz (ma tranquilli, non ci farete neanche caso), e di Tyler the Creator che si occupa sia del beat che del ritornello di “The Purge”, una delle tracce a mio avviso più potenti impreziosita ulteriormente dalla presenza della leggenda della West Coast Kurupt. Menzione a parte meritano Nez e Rio, un duo di producers, che si occupano sia della traccia che apre sia di quella che chiude il disco (“Gangsta” e “Man Of The Year”) entrambe molto valide.
Dj Dahi invece produce quella che forse è il miglior pezzo di “Oxymoron”, ovvero “Hell Of a Night”, pezzo che sicuramente vi catturerà e vi farà viaggiare sulle note della strumentale. E non posso non citare nemmeno “Los Awesome” assieme al collega Jay Rock su beat di Pharrell, l’unica traccia a livello di sound che si discosta dal mood “rilassato” delle altre tracce, ma comunque molto piacevole.
Gli argomenti, come già accennato in precedenza, sono quelli classici tipici della West Coast, ma comunque affrontati in maniera intelligente e interessante in modo tale da tenere calamitata l’attenzione sui pezzi, grazie anche al particolare stile e attitudine di Schoolboy, molto forte e accattivante (perché bisogna riconoscere che nel rap conta molto anche il personaggio oltre che il talento in sé, non si può sfuggire a ciò). Se poi ad affiancare il protagonista al mic ci sono personaggi come (oltre a quelli già citati) Kendrick Lamar e Raekwon il risultato non può che essere ottimale.
In conclusione non posso far altro che suggerire di andarvi a recuperare pure questo disco viste le sue peculiarità e i molti pregi e suggerisco inoltre di continuare a tenere sotto controllo i ragazzi della Top Dawg Entertainment perché sono convinto che pian piano rivoluzioneranno il modo di fare rap ad alti livelli.
Solo un ultimo appunto: la versione del disco di cui vi ho parlato è quella standard da 12 tracce, ma sono disponibili le versioni deluxe in copia fisica e su iTunes che contengono un po’ di tracce in più, con collaborazioni di nomi come Asap Rocky, Clams Casino e Boi-1da.
Avvisati.
Voto: 8/10
Francesco “Gobba” Gobbato
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