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lunedì 15 settembre 2014

Snok Brown - Intervista




1) Ciao Snok Brown! Innanzitutto, grazie per averci concesso l'intervista. 
Partiamo da come e quando è "esploso" il tutto : come ti sei avvicinato ed appassionato a questa cultura? 

Ciao e grazie a voi. Come molti ragazzi della mia generazione (ho quasi trentanni), grossomodo quindici anni fa, mentre vagavo tra una sala prove dove suonavano 10 ore su 12 Punk HC (cosa per me più che positiva) e un concerto al parco con dieci generi musicali differenti (tra i quali non compariva ovviamente l'HipHop o qualsivoglia forma di Rap) sentii i primi pezzi in tv di gente come gli Articolo31,  Eminem, Outkast, insomma, quello che la tv passava.
La cosa che però fece definitivamente esplodere tutto fu un remix di “It's like that” dei RunDmc che avevo sentito credo su un “Hit Mania Dance” o qualche altra terrificante compila simile. Quel rmx però spaccava e restai molto colpito dalla potenza comunicativa di un testo simile (“Unemployment at a record highs, people coming people going, people born to die”). A me piaceva scrivere, in generale, e mi sembrava che il rap e il mondo HipHop fossero l'ambiente giusto dove sviluppare questa passione.
Poi ho scoperto piano piano la realtà locale e non, le prime cassette di Bassi Maestro, Inoki, Joe Cassano, o KrsOne, regalatemi da un caro amico, la fortuna di avere una hall of fame incredibile sui muri del giardino della propria scuola, i primi breakers di Venezia/Mestre che hanno provato a insegnarmi a ballare fino a che le mie spalle me l'hanno concesso... La passione è venuta da se in pratica, ho iniziato a conoscere persone che amavano questa cultura e che l'hanno fatta amare anche a me.




2)"Nobody Knows" è il titolo del tuo ultimo lavoro uscito a Febbraio per Unlimited Platform. Prima di parlare del disco, ci racconti in che modo hai preso parte di questo progetto? Ti ritieni soddisfatto?

Ho preso parte a questo progetto in modo abbastanza naturale, Nobody Knows è il terzo lavoro che vado a mixare da Dj Shocca a Treviso (dopo il progetto Fiori Del Male e l'ep solista Space Echo), cosa che ha principalmente creato un rapporto umano, prima che musicale, tra di noi. Shocca ha avuto modo di seguire la mia crescita artistica e immagino che, come dice il nome stesso, Unlimited Platform vada vista come una fucina di più o meno giovani talenti. In questo senso è venuto da se che il mio album uscisse su iTunes supportato dal platform di Unlimited, senza particolari pretese ne da parte mia ne da parte loro. Fosse stato per me probabilmente il mio album non sarebbe su iTunes, e non avrei avuto quella spinta iniziale che può sicuramente avermi dato questo tipo di supporto. Al di là di questo, non essendo Platform una vera e propria label, non trovo nulla di cui possa lamentarmi, anzi, devo ringraziare chi ha investito ore della sua vita per caricare e promuovere il mio lavoro.




3)Nel tuo ultimo lavoro, nomi come "DJ Shocca" e "Stokka" di sicuro non passano inosservati. Come sono nate queste collaborazioni? Com'è stato collaborare con loro?

Come ho accennato poco fa, con Dj Shocca c'è un rapporto di amicizia da un po' di anni, ho ricevuto apprezzamenti da parte sua per quello che faccio, e di conseguenza è stato ovvio da parte mia chiedergli di partecipare al disco. Durante il mixaggio dell'album poi abbiamo pensato anche ai cuts in alcuni pezzi dove ci stavano bene. In studio con Shocca mi diverto sempre ed il risultato del tutto mi soddisfa molto.
Con Stokka invece ci siamo conosciuti a Venezia, ho sempre avuto una particolare ammirazione per i Tasters e il loro rap,  e ho proposto a Stokka di collaborare in una traccia del mio disco. Gli ho mandato una cartella di beats e tra questi c'era questa bomba di Aleaka. Scelto il beat ho registrato e appena mi son trovato con lui gli ho fatto sentire la strofa. Si è preso bene e ne è venuto fuori “Quando Giro Per La Strada”. Una volta in studio, abbiamo chiesto a Dj Shocca di curare il ritornello del pezzo.
Collaborare con persone che hanno una cultura musicale e un bagaglio di esperienze enorme, come sono loro due, è stato sicuramente stimolante, mi ha spinto a migliorarmi e spero che si ripeta anche in futuro.




4)"Mi faccio un piercing se proprio devo bucarmi". Con questa frase, presente in "Stand Up", possiamo affrontare una tematica delicata ma al contempo molto ricorrente. Molti rappers in Italia, infatti, scrivono di droghe e spesso ammettono anche di farne uso. Cosa pensi a riguardo?

Personalmente penso che farsi fighi parlando di droghe, in generale, sia una cazzata, senza mezzi termini insomma. Poi c'è modo e modo di parlarne, e droghe e droghe di cui parlare. Lo sappiamo, c'è chi ne parla a caso e chi sa cosa sta dicendo, chi ne parla come un mostro che non riesce a mandare via o chi idolatra le sostanze per il puro fatto che fa più badman, e c'è chi promuove determinate campagne di sensibilizzazione anche attraverso la sua musica.
Onestamente non credo che i rappers debbano essere gli educatori delle nuovi generazioni, ma è palese che, anche io ho avuto influenze da ciò che ascoltavo da ragazzino, e visto che ci è stata data possibilità di scelta, basta scegliere di non ascoltare certe stronzate e di avere l'accortezza di voler capire davvero cosa ci vuole dire il rapper, e non solo sentire il nome di quattro droghe ed esaltarsi.
Poi ti dirò, io sono per la liberalizzazione e depenalizzazione delle cosiddette droghe leggere, ma anche per la sensibilizzazione e per le varie attività di riduzione del danno che vengono attuate in tutta Italia.




5)Nobody Knows spazia da basi in pieno stile Shocca a basi in stile Aleaka, quasi complementari tra loro. Qual è in realtà lo stile che ti ha fatto sentire più a tuo agio ed in cui ti rispecchi maggiormente?

Tutti. Ogni singola base che ho usato, è stata scelta o pensata per me e per questo disco. Ci ho messo molto tempo a trovare le basi perfette per come avevo in testa il progetto.
Tutte le persone a cui ho chiesto dei beats sono amici, ci conosciamo e sappiamo reciprocamente lo stile che abbiamo. Alcuni mi hanno mandato più basi tra le quali ho poi scelto quelle che mi prendevano meglio, altri invece avevano il beat perfetto per me, e me l'hanno girato subito leggendomi nel pensiero. Sicuramente mi trovo molto bene a lavorare con ragazzi come Clefco e Max Fisher, cosa che si capisce anche dal numero di produzioni loro all'interno del disco, ma potrei citarveli uno a uno in realtà.
Mi sono trovato benissimo con tutti, abbiamo anche avuto degli intoppi, tra basi perse in hard-disk bruciati e cose simili,  prontamente risolti, e non posso far altro che ringraziare ancora una volta tutti i ragazzi che hanno collaborato con me a questo album.




6)Il tuo ultimo lavoro vanta molte collaborazioni. Tra le tante, soffermiamoci su quelle con Cali e Blo/B. Come sono nati questi featuring?E' stato un rapporto prettamente lavorativo o c'è anche un rapporto d'amicizia che vi lega? Inoltre, possiamo aspettarci altre collaborazioni in futuro fra di voi?

Sono due collaborazioni nate in modo diverso.
Cali lo conosco da molti anni, praticamente da quando ho iniziato a rappare. Con lui ho un ottimo rapporto, è un amico ed una persona stupenda, mi ci trovo sempre molto bene, sia umanamente che artisticamente,  abbiamo già collaborato negli anni passati e spero di continuare a farlo anche in futuro. E poi su quel beat di 24SVN è incredibile.
Con Blo/B è nato tutto con un altro iter, stavo scrivendo sopra al beat di Aleaka e mentre scrivevo mi immaginavo di fare un feat con lui, non saprei dire il perché preciso, probabilmente perché ammiro molto il lavoro di Blo/B sin dai tempi di Banhana Sapiens e  T.I.L.T. . Ci eravamo da poco sentiti via internet, avevamo pubblicato alcune  strofe e ci si era presi bene, ma non ci conoscevamo.
In ogni caso, gli ho proposto il pezzo e l'idea di Anti/Pro per la quale lui mi sembrava perfetto. L'idea gli piaceva ed è nata questa collaborazione. Fortunamente ho anche avuto modo di andare a Milano per il concerto di Mos Def e in quell'occasione conoscerlo di persona. Poi ci siam anche ribeccati in giro, è una bellissima persona, e un grande rapper, che si è sempre spaccato la schiena per arrivare dove è da solo, un ottimo esempio insomma. Se in futuro collaborerò ancora con Blo/B sarò molto contento.




7) Di recente hai stampato il tuo disco in copie limitate, come stanno andando le vendite? Ti ritieni soddisfatto? 

Ho autoprodotto cento copie fisiche di “Nobody Knows” con l'aiuto di Soulfood Promotions e la consulenza del collettivo Soul Riot di cui faccio parte. L'intero progetto grafico è stato curato dal mio caro amico Roberto Shamantide Ciarambino. Mi ritengo molto soddisfatto di come è venuto, e non posso nemmeno lamentarmi delle vendite. Mi resta qualche decina di copie ancora, e considerando il marketing di cui posso disporre (passaparola e live) lo ritengo un risultato soddisfacente in pochi mesi estivi.
Se qualcuno è interessato ad una copia del disco, mi scriva a snokbrown@gmail.com. (La copia fisica del disco costa 10euro + eventuali spedizioni. In alternativa è possibile acquistarlo in mp3 su iTunes al prezzo speciale di 4.99euro.)




8) In Italia il rap è stato sdoganato al 100%. Infatti, sempre più artisti validi passano in Major o in tv. Cosa ne pensi? Credi che sia un bene o un male per l'Hip Hop? 

Per l'HipHop è un niente, ne bene ne male. All'HipHop non gliene è mai fregato un cazzo delle nostre pippe su mainstream e underground. Per il mercato forse è un bene, la presenza di artisti più o meno validi in tv e radio fa si che qualcuno, anche solo uno su un milione, si interessi e si appassioni a questa cosa, proprio come successe a me quei quindici anni fa di cui parlavamo prima.  Quindi di riflesso, magari, qualche copia l'ho venduta pure io grazie a questo fatto. Di sicuro in tv passano anche pezzi di artisti validissimi, e questo è solo che un bene.  Ma non credo comunque che la Major o la Tv siano un punto di arrivo, semmai sono un mezzo, il punto di arrivo è far musica e prodotti fatti bene.
Il discorso major è affascinante e oscuro, da un lato ci sarebbero i fondi per realizzare prodotti pazzeschi coi loro soldi, dall'altro però immagino possa esserci una sorta di pretesa da parte loro, quantomeno sul controllo delle tempistiche di uscite e sulla musicalità o l'immagine di un prodotto.
Ti rispondo che non ho un pensiero positivo o negativo sulla cosa, ogni caso penso sia diverso da un altro, come con le etichette indipendenti c'è chi è soddisfatto e chi no. Le major non credo escano da questo schema.




9) Se ci sono, quali sono gli artisti italiani e non che stimi in particolar modo? Con chi sogni di collaborare in futuro? 

In Italia stimo molto musicalmente artisti come Cali, Roc Beats, Stokka e MadBuddy, Er Costa, Johnny Marsiglia e Big Jo, Zonta, poi Brenk, Fidmella, Mainloop, Clefco e Max Fisher (che hanno base a Vienna), Ganjafarm Cru, Reddog, Ramtzu, Blo/B,  E-Green, Ensi, Hyst  e potrei continuare con tantissimi altri nomi. Con questi credo collaborerei sempre volentieri. Fuori dal mondo HipHop sono un grande estimatore di Moa Anbessa e Mystical Powa, collettivi Reggae Dub rispettivamente di Venezia e di Napoli. Mi piace Meg, con la quale farei volentieri una canzone,  e per quanto riguarda i classici sono cresciuto con la passione per De André.
Fuori dall'Italia ci sono talmente tanti artisti che faccio fatica, ma ci provo.
Nel mondo HipHop ti dico Yasiin Bey aka Mos Def, Krs One, Pharoahe Monch, The Dilated People o più recentemente Action Bronson (con lui farei un featuring a cena oltre che su un beat) o per restare in Europa Roots Manuva, Hocus Pocus, Chinese Man, DubFX (che in realtà è italoaustraliano credo) e altri, sarebbero tutti artisti con cui mi divertirei a collaborare. Fuori dal mondo  HipHop direi che la Black Music (funk, blues, soul, jazz) mi ha indubbiamente influenzato in molti aspetti, e inoltre sono un grande appasionato di Reggae Roots e Dub, nomi come Aba Shanti o Jah Shaka o King Tubby, artisti come Burning Spear o Horace Andy o Sylford Walker... e potrei continuare in eterno.




10) Hai qualche progetto in corso? Puoi già anticiparci qualcosa?

Si ho più di un progetto in corso, sto preparando del materiale da rendere disponibile in free download, e nel frattempo lavoro alla raccolta dei beats e dei pezzi per il mio nuovo album. Inoltre è già in corso d'opera un progetto che vedrà collaborare maggiormente me e Luca Brighi (presente su Nobody Knows in “Groovin” e “Hill Street Blues”). Non mi faccio prendere dalla fretta, una volta che tutto sarà ben definito potrò dare maggiori informazioni, per ora posso dire che ho un bel po' di pezzi pronti e che entro la fine dell'anno, salvo imprevisti, arriverà qualcosa.
Faccio parte di un collettivo amante della black music di nome Soul Riot, con base a Venezia, e anche qui siamo più operativi che mai. Potete trovare vario materiale a disposizione sul sito www.soulriotmusic.com.
Inoltre sono parte di Heavy Rootation Sound System, selezionando Reggae Roots e Dub principalmente in vinile su impianto autocostruito, progetto che da un pò di anni porto avanti con alcuni amici della mia città.




11) Siamo giunti alla fine dell'intervista ed ai saluti ai Fans. Grazie Snok Brown ed in bocca al lupo per tutto!

Ciao e grazie a voi, e a chi ha ascoltato o ascolterà Nobody Knows. Crepi il lupo.





Contatti:
-E-Mail: snokbrown@gmail.com per booking, info e acquisto del cd
-Sito: www.soulriotmusic.com
-Facebook: www.facebook.com/snokbrown
-Twitter: www.twitter.com/snokbrown
-Soundcloud: www.soundcloud.com/snokbrown
-Bandcamp: snokbrown.bandcamp.com
-Sito: www.everydaystruggle.it







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